Correva l’anno 1973, alla veneranda età di 10 anni, il mio
corpo correva forsennato e giocava con gli amici dei tempi passati; direi dei
bei tempi passati.
Un gelato costava 150 lire ed in voga andava il “Draculino”
un ghiacciolo colorato di nero e l’interno rosso che macchiava la lingua. La
mia mente correva più veloce del corpo, inquieta e sempre scontenta, come alla
ricerca di qualcosa, consapevolmente incompleta. In questa epoca di benessere
sociale in cui quasi tutti avevano la televisione si assistette ad un fiorire
di bizzarre teorie che parlavano di extraterrestri e di dischi volanti,
cavalcando il successo delle missioni spaziali americane (chi non ricorda il
mitico “doppio allunaggio” raccontato da Tito Stagno e Ruggero Orlando in cui
si litigarono l’esclusiva del prodigioso evento?) e dai primi film di
fantascienza trasmessi in Italia. Ricordo come fosse ieri il robot Klaatu del
film “Ultimatum alla Terra” che mi impressionò tantissimo, ed i primi telefilm
U.F.O. Shado che venivano messi in onda la domenica pomeriggio (dopo il Dottor
Balthazar, lo so, molti di voi non sanno di cosa parlo) dove gli extraterrestri
erano cattivi e dovevano essere neutralizzati dalla SHADO, una organizzazione
governativa segreta che aveva il compito di tenere all’oscuro i terrestri dalla
presenza minacciosa degli alieni.
In questo clima di ingenuità e leggerezza quasi
inconsapevole, nacquero i primi “gruppi di studio” dai nomi eloquenti come il
Gruppo “Cheope 2001” (che ricordava il film 2001 Odissea nello spazio di un
grande Kubrick datato 1968) o il C.U.N (Centro Ufologico Nazionale) che negli
anni successivi iniziò ad essere additato per presunti contatti con la CIA con
timore quasi reverenziale, C’era il C.I.S.U (Centro Italiano Studi Ufologici).
In un periodo che si può definire molto breve, in Italia fiorirono quasi
trecento gruppi il cui entusiasmo superò di gran lunga la perizia negli studi.
Ripeto, bei tempi.
Usci in quel periodo una rivista che trattava delle mie
amate ricerche, si chiamava “Il Giornale dei Misteri” e mi accompagno per gran
parte delle mie “escursioni nell’ignoto”, mio “hobby” preferito che sostituì
ben presto il dovere scolastico con rovinosi risultati. Da quegli anni di
grandi meraviglie (Iniziarono ad essere presenti in tv i robot come protagonisti
dei film di fantascienza) uscirono nelle librerie i primi libri che trattavano
di ufologia e di archeologia spaziale, da Peter Kolosimo a Andrew Tomas, da
Raymond Drake a George Adamsky. Come fiammiferi gettati nella benzina fecero
letteralmente scoppiare l’entusiasmo dell’Italia verso i dischi volanti (al
tempo l’inglese era ostico alla maggior parte degli italiani e “Flying Saucers”
risultava troppo difficile da pronunciare) ed anche i giornali scandalistici e
di attualità iniziarono a parlare degli “omini verdi” definendoli “marziani”.
Quel fenomeno che era iniziato in sordina con i primi
articoli tra il serio e il faceto presenti nella “Domenica del Corriere”,
divenne in pochi anni di carattere virale e divisero gli italiani tra
possibilisti e scettici ad oltranza (con tanto di sberleffo all’indirizzo di
chi, al contrario, credeva all’esistenza degli UFO).
Gli anni ’80 videro una sorta di mutazione con una serie di
informazioni più capillari e accurate, provenienti da fonti governative e da
scienziati “gole profonde” come il famoso (o famigerato) Bob Lazar, e si iniziò
a parlare di strategie militari per disinformare il pubblico e gli ufologi, se
prima guardavano il cielo pieni di speranza (chi può dimenticare i
numerosissimi Skywatch che si organizzavano negli anni d’oro dell’ufologia?) da
quell’epoca in poi iniziarono a parlare l’oscuro linguaggio dei complottisti.
In un ventennio i termini classici dell’ufologia “nostrana” mutarono
in Cover up, debunking, disclosure, gatekeeper, Congiura del silenzio, Grande
gioco, Nuovo Ordine Mondiale, e contribuirono ad un crescendo di grevità,
sostituendo il sentimento di curiosità nel fenomeno UFO in quello dell’immanenza
catastrofica che ora vede il fenomeno come intriso di apocalisse e distruzioni
di massa.
Grazie anche a trasmissioni televisive che sembrano volere
infondere nello spettatore un allarmismo rendendolo così vittima di un vero e
proprio terrorismo psicologico, le informazioni sugli Extraterrestri (divenuti col
passare degli anni “Alieni”) si impastano con le manovre scellerate di un
presunto Nuovo Ordine Mondiale, in cui gli Illuminati e la Massoneria tessono
le trame di complotti contro l’umanità.
Ecco come un fenomeno che all’inizio raggruppava più persone
in un clima entusiasmante e positivo si è mutato in un racconto a tinte fosche
dove l’uomo è vittima e la terra svenduta ad alieni rettiloidi. Dove sta la
verità? Sinceramente non lo so. La causa? Non la conosco,ma l’umanità
percepisce realmente un disagio interiore, un senso di imminente ed imminente
che ha tolto le speranze a molte persone.
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