Inutile citare brani dell’Apocalisse di Giovanni, basta
guardarsi intorno; morte, distruzione, fame, guerra, correnti ofidiche di odio
impestano la nostra terra che, bruciante di vapori velenosi, sembra scuotersi
da brividi malarici. Non si salva nulla, è una vera e propria crisi che
affligge dalla società alle nazioni, dal clima all’animo umano.
Ogni giorno veniamo informati dai media, (plagiati, illusi,
avvisati, vedete voi) di nuove catastrofi umanitarie, di catastrofi naturali,
di terremoti, di omicidi efferati, di massacri di massa in nomi di dei, come se
nell’uomo solo la componente bestiale si fosse sviluppata a scapito di quella umana.
Odio che corre anche nell’etere ed entra casa per casa, da
anima a anima, strisciando subdolamente all’interno delle menti che, rimangono contaminate.
Un contagio che in un “entaglement karmico” colpisce in modo subitaneo attraverso
internet, “the net”... non a caso chiamata “La rete”, non dimenticando che un
altro suo sinonimo è “the web” che significa “la ragnatela”. Chi di voi si
sente il Ragno e chi la mosca?
Siamo di fronte ad un mondo sull’orlo di una vera catastrofe
mascherata di indifferenza, una noncuranza che arriva fino alla soglia di casa
nostra ma che, non superandola, sembra essere distante migliaia di chilometri.
Una criminalità strisciante che sembrava essere relegata
nelle grandi metropoli e che pareva essere incarcerata dentro la tv ora
colpisce con la sua virulenza anche le strade delle piccole città e dei paesi,
persone che non sanno più come difendersi dalla paura di essere bersagli e che
sono costrette ad evitare zone ormai preda di piccoli “boss” che si sentono
intoccabili e protetti dalle stesse leggi che dovrebbero tutelare i cittadini.
Governi che per interessi economici dirigono fiumi di persone disperate in
nazioni già oppresse dalla disoccupazione e dal disagio, facendoli credere in
un’accoglienza che non può esistere, facendoli sperare in una vita migliore..
come se essere considerati invasori sia una vita migliore, come se essere
sfruttati dai caporali sia una vita migliore, come se essere sfruttati e
gettati per strada a spacciare o prostituirsi sia una vita migliore, come se
morire durante un disperato tentativo per transitare in un’altra (presunta) Nazione
accogliente sia una vita migliore, come se dormire stipati come bestiame sia
una vita migliore. Nuovi schiavi di una mendace accoglienza basata su foschi
interessi e guadagni illeciti dei potentati della terra che alimentano questo
mercato della carne umana, il tutto abbondantemente innaffiato da un buonismo
che ignora gli scopi sotterranei di queste correnti maligne, complici
inconsapevoli della diffusione di questo cancro che crea nuove metastasi di
odio tra razze (apparentemente) diverse.
Ricche popolazioni che sfruttano le popolazioni più povere, folle
di radicalchic indignati che sfilano in cortei sulla tolleranza e la pacifica
convivenza indossando capi firmati cuciti dai bambini siriani, bevono a tavola le
bevande della coca cola tanto apprezzata anche dall’americano Babbo Natale che usa le arance di Rosarno per le aranciate sfruttando la manovalanza
africana, cito da sito (https://www.greenme.it/vivere/lavoro-e-ufficio/7552-6-multinazionali-coinvolte-nello-schiavismo-e-nello-sfruttamento-del-lavoro-minorile#accept)
“la raccolta delle
arance destinata alla produzione delle
bibite del noto marchio avvenisse in condizioni di schiavitù per mano di
migranti provenienti dall'Africa, spesso dopo aver raggiunto le coste italiane
a seguito di una squallida traversata vista come unica speranza di sopravvivenza.
Magari gli stessi radicachic sfilano fumando le Philip Morris “Nel 2010 la multinazionale del tabacco Philip Morris ammise la presenza nelle proprie piantagioni di almeno 72 bambini dell'età di 10 anni, coinvolti nella raccolta del tabacco e a rischio di subire un avvelenamento da nicotina.” (Sempre dal sito citato precedentemente) E potrei continuare ancora con altri marchi che usa lo sfruttamento come metodo di estremo risparmi per un estremo guadagno...
Magari gli stessi radicachic sfilano fumando le Philip Morris “Nel 2010 la multinazionale del tabacco Philip Morris ammise la presenza nelle proprie piantagioni di almeno 72 bambini dell'età di 10 anni, coinvolti nella raccolta del tabacco e a rischio di subire un avvelenamento da nicotina.” (Sempre dal sito citato precedentemente) E potrei continuare ancora con altri marchi che usa lo sfruttamento come metodo di estremo risparmi per un estremo guadagno...
Shaitan,
Satana, l’avversario, l’oppositore che porta dissenso, che rende un dialogo tra
persone, vacui monologhi tesi alla sopraffazione attraverso le individuali
pulsioni egoiche, ormai ha fatto della nostra Terra la propria casa, giocando
con le menti deboli e stordite di tutti quegli umani che si accontentano delle “perline”
che gli getta a piene mani. Ovviamente Shaitan ha bisogno di mani che lo
aiutino, per questo si serve delle grosse multinazionali, cosicchè gli umani
possano essere accontentati capillarmente.
Il prodigo Satana lancia nel camino, come un prodigo Babbo Natale, le nuove marche di autovetture, i nuovi smartphone, e tutte quelle
chincaglierie a scadenza fissa (leggasi obsolescenza programmata) che
costringono i poveri “umanioti” a vendersi l’anima una rata via l’altra...
Schiavi di una vita spesa ad arricchire il prossimo e co-responsabili dello
sfruttamento della nostra Terra.
Dopo avere letto queste poche righe chi di voi
si sente il Ragno e chi la mosca? Wake up little fly...