martedì 13 maggio 2025

15/19 Maggio Appuntamento al Salone del Libro di Torino!

 

Credo che, per un semplice amante della scrittura come me, partecipare ad un evento autorevole come il "Salone del Libro di Torino, sia, più che importante, direi rimarchevole.

Sinceramente non ho nessuna volontà né velleità di emergere come scrittore, ma bensì come divulgatore, sia in ambito Marziale, con i miei libri a proposito le tecniche sul Ninjutsu e sulla sua storia, ma anche con i miei libri sulla Karmanautica, un settore innovativo che racchiude teorie sul Karma e Strategie per sfruttare potenzialità dagli effetti imparando a gestire le cause.

Ringrazio il Presidente della Pluriversum Edizioni Antonio Di Bartolomeo per avermi dato l'opportunità di essere inserito tra tanti scrittori importanti!

Scannerizzando il QR code verrete reindirizzati alla mia area autore della Casa Editrice Pluriversum

Cosa porteremo al Salone di Torino? 𝟒 𝐋𝐢𝐛𝐫𝐢 𝐬𝐮 𝐄𝐬𝐨𝐭𝐞𝐫𝐢𝐬𝐦𝐨 𝐞 𝐌𝐢𝐬𝐭𝐞𝐫𝐢 – 𝐔𝐧 𝐯𝐢𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐭𝐫𝐚 𝐯𝐞𝐫𝐢tà 𝐧𝐚𝐬𝐜𝐨𝐬𝐭𝐞, 𝐚𝐫𝐭𝐢 𝐬𝐚𝐜𝐫𝐞 𝐞 𝐜𝐨𝐬𝐜𝐢𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐢𝐥𝐚𝐭𝐚𝐭𝐚.

Lungo i sentieri dell’invisibile si nasconde un sapere antico, fatto di simboli, pratiche interiori e codici perduti. Questi quattro libri aprono varchi nella superficie del reale, svelando ciò che si cela sotto il velo delle apparenze: una realtà fatta di energie sottili, poteri dimenticati e coscienza in espansione.
"Hack the Matrix" – Sergio Tracchi
Dieci articoli esplosivi, dieci anni di ricerca e resistenza contro la narrazione ufficiale. Tracchi ci accompagna dentro le crepe del sistema, dove la realtà si rivela un costrutto manipolato e il potere si nutre dell’illusione collettiva. Un libro che scuote, divide e risveglia: per chi non si accontenta delle verità confezionate.

"Karmanautica" – Alberto Bergamini
Un percorso filosofico e marziale che fonde Oriente e Occidente, etica e disciplina, spirito e corpo. L’autore propone una visione esistenziale fondata sulla moderazione, il rigore e la consapevolezza emotiva, ispirata alla saggezza dei samurai. Un manuale di autodominio interiore e trasformazione personale.

"L’arte dall’inconscio" – Anna Montalto
Un’opera d’arte viva, che unisce meditazione, autobiografia, arte visionaria e carte sciamaniche. L’autrice apre le porte del suo mondo interiore e invita il lettore a un viaggio attraverso i livelli della coscienza, in un processo alchemico di guarigione e rivelazione. I tarocchi illustrati diventano strumenti di introspezione, guida e risveglio.

"Come ombra nell’ombra e luce nella luce" – Alberto Bergamini
Un viaggio affascinante nel mondo dei Ninja, tra tecniche segrete, filosofia guerriera e missioni nell’ombra. Ma è anche una sfida simbolica: affrontare sé stessi, abbracciare l’oscurità per poterla trasmutare in luce. Per chi cerca nel buio non la paura, ma la forza invisibile che trasforma.




giovedì 8 maggio 2025

lunedì 1 maggio 2017

Combattere la noia di vivere


Un breve intervallo di tempo, un lampo fulmineo nello scorrere multiversale del tempo. L’uomo per le stelle è come una falena che nasce e muore in un battito cosmico, questione di percezioni, di come si avverte il susseguirsi delle ore, dei giorni, di momenti e di cicli e di stagioni.

Dalla nascita alla morte, come vogliamo riempire questo intermezzo che subdolamente ci sembra infinito? Considerando che ogni tempo trascorso è strettamente correlato al futuro, ed è quindi un vettore che scorre in avanti e non ritorna, sarebbe il caso di impiegarlo positivamente, o no?
Secondo lo psicologo Michael Wallach del Massachusetts institute of technology ha riscontrato che, quando si chiede di descrivere il passare del tempo con una metafora, i giovani usano immagini statiche (“un oceano immobile”) mentre le persone mature scelgono immagini in rapido movimento (“un treno in corsa”). 

All’Università Ludwig Maximilian di Monaco, con una ricerca su 499 persone tra i 14 e i 94 anni, si è visto che man mano che l’età avanza si ha sempre di più l’impressione che gli ultimi 10 anni della propria vita siano passati velocemente. Questa tendenza raggiunge il picco a 50 anni, poi non cresce ulteriormente. (fonte http://www.focus.it/cultura/curiosita/perche-il-tempo-passa-cosi-in-fretta)

“La percezione temporale appare influenzata dalle condizioni biochimiche in cui il corpo e il cervello si trovano. La dopamina, in particolare, è uno dei principali neurotrasmettitori coinvolti, e tende a produrre la sensazione che il tempo trascorra più velocemente. Lo stesso avviene quando si assumono sostanze, come la cocaina, che potenziano l’effetto della dopamina. Al contrario i neurolettici – i farmaci usati per trattare malattie come la schizofrenia – ne inibiscono l’effetto, e dunque la percezione temporale è opposta,e il tempo si allunga. In aggiunta diverse zone cerebrali sono chiamate e rispondere a questi mediatori chimici: in sintesi, secondo questa teoria, la percezione del tempo è connaturata nel nostro sistema neuronale e invecchia man mano che invecchiamo, favorendo quel senso del tempus fugit”. (fonte http://www.medicinanarrativa.eu/la-percezione-del-tempo-riflessioni-riflessioni)

Si sente spesso dire “ho passato il tempo”, come se “passare” fosse un atto passivo e dovuto al fatto di essere – tutto sommato – vivi, ma è meglio passare il tempo o viverlo? Non avete mai fatto caso che in alcuni momenti (purtroppo sempre più rari) ci si rende conto di quanto tempo sia passato e di quanto poco lo si sia valorizzato quanto meriterebbe?
Siamo d’accordo...  il tempo vola quando siamo contenti e proviamo piacere. Mentre, al contrario, ci pare che non passi mai quando siamo in una situazione sgradevole, ma passare la vita cercando di essere felici o ricercando la felicità non è in fondo come cercare il famoso ago nel pagliaio? Perdere intere giornate alla ricerca di quelle emozioni e sensazioni che portino benessere ed appagamento non è un po’ come correre dietro ad un miraggio?
Può sembrare realistico che giornate susseguentisi una all’altra possano passare senza nessun evento karmico negativo? O che nessuna interferenza karmica possa turbare la nostra tranquillità? Sono tutte domande che hanno come risposta un comportamento anomalo dell’uomo comune, che spera e confida in un continuo stato di beatitudine emotiva. Niente di più sbagliato.

Il motivo? Molto semplice... la felicità è uno stato interiore di accettazione attiva di ciò che avviene nella nostra vita. E’ un atteggiamento positivo ed ottimistico che volge la nostra attenzione agli eventi positivi e li enfatizza a scapito degli eventi spiacevoli.
Abbiamo potuto constatare che la percezione del tempo che passa deriva anche da una situazione biochimica legata alla Dopamina, il nostro cervello, nella fattispecie dei neuroni dopaminergici allocati nel mesencefalo, ci danno la percezione del tempo che passa, addirittura è stato scoperto che l’inibizione o l’attivazione di tali neuroni ci fa variare il senso del tempo.
Quindi come possiamo ottenere la corrispondente attinenza concettuale tra “tempus fugit” e felicità? Semplicemente meditando, infatti nel corso della meditazione si verifica un rilascio della dopamina endogena in conformità con un aumento dell'attività delle onde teta, il tutto registrato tramite elettroencefalogramma, il tutto senza medicinali o interventi esterni.
La Karmanautica utilizza la meditazione (tratta dal Buddhismo Shingon), ma anche diversi tipi di respirazioni simili al Pranayama) proprio per agire sul sistema endocrino e per migliorare la propria condizione psicofisica, e per vivere in maniera ottimale tutti gli eventi karmici.

Possiamo constatare quindi che il tempo certamente scorre, ma che siamo noi stessi che dobbiamo dargli il giusto valore, per non doverci rammaricare di ciò che avremmo potuto fare e che non abbiamo fatto.

Wake up people!




venerdì 21 aprile 2017

Vivere nelle Matrix

Sapete cosa significa vivere nelle Matrix? Significa correre come tanti Pinocchio (attenzione, non ho scelto Pinocchio solo perchè è il burattino più famoso) verso il perseguimento delle proprie vuote ambizioni, come tante formiche filoguidate dal proprio senso del possesso. 

Dipendenti da oggetti con poca utilità se non quella di essere “connessi” o “social”, schiavi di pubblicità che creano memi atti a rinforzare il controllo, servi di “gabbie sociali” che si autoalimentano in un gigantesco Ouroboros di sfruttamento, dove il controllore ed il controllato sono essi stessi schiavi di un sistema strategico di origine “sconosciuta” ai più e sottaciuta da chi invece ne conosce la genesi. Frotte di “Anonimous” che inneggiano alla libertà globale protestano con indosso il “marchio della bestia” che si propongono di combattere, Levi’s... Adidas...Nike tutti in fila a comprare con i soldi faticosamente sudati e sperperati in nome di  Leviatani del commercio. Anonimous che, dietro le tastiere o in prima linea a tirare sassi in nome di memi inculcati loro dagli stessi media che combattono, sono controllati dagli smartphone che indicano posizioni precise con scarti di mezzo metro dal loro “ignoto” luogo di sosta.



Selfie’s in nome del dio ego che muovono milioni di byte “Dalla produzione dei sempre più numerosi apparecchi connessi a internet alla loro ricarica, dalla creazione della rete su cui viaggiano i dati fino all’alimentazione degli enormi archivi in cui vengono custoditi: internet ha continuamente bisogno di elettricità. A succhiarla sono soprattutto i data center: biblioteche virtuali di file che necessitano di enormi quantità di energia per essere alimentate, raffreddate, monitorate”. Secondo Greenpeaceha, se nel 2012 i data center consumavano il 15 per cento dell’energia totale dell’intero comparto ICT (cioé delle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni), entro il 2017 la percentuale salirà al 21 per cento, scalzando in importanza il fabbisogno energetico delle reti. In termini assoluti, tra 2008 e 2013 il consumo di energia dei data center è già quasi raddoppiato (Fonte http://www.lastampa.it/2016/05/07/tecnologia/news/unora-di-streaming-a-settimana-consuma-pi-di-due-frigoriferi-BjZWeZRXZSjkJ1oEy8va8M/pagina.html). Ecco come le Matrix si alimentano, distruggendo ed inquinando solo per elevare ego ipertrofici al loro rango di “semidei”. I burattini inconsapevoli fanno file per generi inutili come i nostri nonni facevano le file per prendere il pane, “ai forni si facevano lunghe code per aspettare la distribuzione; alcuni si piazzavano davanti al negozio alle 4 di mattina, quand'era ancora notte. (come fanno oggi molti per comprare l'ultimo modello dell' I-Pad ) e davano una candela a testa che doveva durare un mese” (fonte http://www.storiologia.it/mussolini/razionamenti.htm), certo i tempi sono cambiati! 

Ed è giusto così, ma la bilancia ha subito un forte squilibrio in senso opposto, togliendo individualità e sostituendo con il possesso, togliendo dignità al posto dell’insensatezza, dando importanza a ciò che non è importante e togliendo valore e ciò che in realtà ne possiede. 



E’ un mondo dove la moltitudine ha sostituito la qualità, dove ciò che compri non dura che qualche anno, per assodare l’effimeratezza della giostra e permettere ai produttori di continuare a vendere all’infinito.
Falene senza futuro che cercano di dare un senso alla loro vuota esistenza aggrappandosi a relitti tecnologici e altre futilità in un eterno samsara di dolore, sacrificio e morte, senza nessun altro obbiettivo se non elevare il proprio status con ogni mezzo. Uno specchietto realistico? Bene!
Il giovane Mario viene mantenuto agli studi, trova la sua compagna, imposta una relazione superficiale perche entrambi pretendono una vita svincolata dalle responsabilità (poche uscite insieme e fine settimana ognuno balla con sua nonna), finisce gli studi (o non li finisce, o non li comincia affatto) trova un lavoro (che accetta di malagrazia) si sposa, Luna di miele nei paradisi tropicali (per farsi vedere dagli amici) e COMPRA CASA!!! Iniziando una serie di rate, mutui, prestiti e cambiali, poi la macchina (consigliato dalle pubblicità della tv o cercando di superare il vicino in cilindrata e valore della sua auto) poi smartphone, TV ultimo modello che farebbe impallidire un cinema, poi compra i pacchetti per vedere le partite di calcio, poi vuole le vacanze ai caraibi e le settimane bianche, ovviamente anche la neomoglie deve iniziare a lavorare per mantenere il livello economico sufficiente per poter pagare le rate, livello di intimità? ZERO, Livello di empatia ZERO, livello di stanchezza? DIECI! Quindi dopo qualche anno tutto il costrutto economico e sociale di questa coppia rovina a terra tra stanchezza e magari tradimenti, e la catena karmica negativa continua con la nascita dei figli, benvenuto al neonato Mario che continuerà la dinastia! Certo, questo è uno spaccato volutamente esasperato e pessimistico, ma non così raro... tutt’altro purtroppo.
Come spezzare le catene delle Matrix? Svegliandosi alla consapevolezza e sviluppando quelle doti predittive che inducono alla riflessione prima di creare la causa che immancabilmente possa condurre a quel determinato effetto, imparando a gestire il proprio ego determinando una discrimina sull’adeguatezza dei propri desideri, acquistando coscienza sulle priorità che conducono alla vera felicità ed imparando che è importante la qualità dei rapporti e non il numero di amici su facebook, adeguandosi alla propria “velocità” e non spingendo sempre sull’acceleratore per arrivare primi.


Wake up people!