Rancori, rimpianti, sentimenti di rammarico, come tralci di una pianta rampicante ed
invasiva, di carattere estremamente nocivo, che come parassiti simbiotici, per
subdola alleanza accettata da pigrizia
mentale, si nutrono di una buona percentuale dei pensieri che scorrono nella
vostra mente, sono aspetti sottovalutati riconducibili all’ego. Possono
sfociare in ruminamento continuando compulsivamente all’ingiustizia di cui
siete stati vittime, in rimuginio
pensando ossessivamente alla rivincita.
Queste aberrazioni comportamentali agiscono come un filtro ostruito
limitando il flusso dei pensieri positivi, circoscrivendo e pilotando le vostre
idee e le azioni.
E’ come se vedeste il quotidiano attraverso uno schermo
deformante, che mostra ciò che lo specchio stesso sceglie di mostrarvi,
evitando di rivelare quanto il vostro orizzonte sia vasto e pieno di occasioni
favorevoli e fertile in eventi karmici positivi.
Lampante caso di prigionia e sottomissione autoimposta dalla
propria debolezza di carattere che non riesce a gestire il binomio
Situazione-Sentimento (dove situazione
viene intesa come Evento Karmico e sentimento
come prodotto “concrettivo” che rimane ancorato alla situazione medesima) e che
rimane continuamente braccato e preda dal continuo e vorticoso fabbricarsi di
eventi karmici e sentimenti di rivalsa.
Come un basculante contrappeso che vede azione (evento karmico) e reazione
(ritorsione egoica e tutte le caratteristiche negative sopracitate) in
incessante inseguimento, dove l’unico fattore sottoposto ad usura rimane la
vostra psiche, vi rende come una pentola a pressione che, in un ribollio
continuo escogita, medita ed architetta vendette per onte, disonori e smacchi,
il più delle volte mai avvenuti o che comunque non avete mai avuto l’ardire di
reagire.
Più e
forte il vostro ego e debole la capacità di reazione immediata, e più siete
prede di questo meccanismo che si autoalimenta e può portarvi a malattie
psicosomatiche quali ansie e depressioni, d’altronde, seppur non piacendo agli
psicoterapeuti o psicologi in genere, il pensiero è energia, e come energia
deve essere economizzata per poter funzionare al meglio.
Specialmente in questa era moderna ricca di stimoli che
possono trasformarsi in fonti di attacchi d'ira ed eccessi comportamentali è
necessario mantenere un equilibrio di base che possa permettervi una profonda
“espirazione emozionale” ovvero un osmotico interscambio tra eventi karmici e
reazione interiore.
E’ appurato invece che
molte persone, invece, passano molto tempo impregnate in tali immaginazioni,
spendendovi molte energie mentali e soprattutto faticando a uscire da questo circolo vizioso.
Ci sono metodi nella
Karmanautica che promuovono l’affrancamento da paranoie e pensieri fissi,
sistemi che portano ad un equilibrio omeostatico di base attraverso la
cognizione delle cause e l’adattabilità nei confronti delle stesse direttamente
provenienti dai concetti delle strategie del Ninjutsu, quali il Banpen Fugyo
(Lo spirito che non si stupisce nemmeno di fronte a diecimila cambiamenti) ed il
Kajo waraku kajo chikusei (Il cuore come un fiore e lo spirito come il bambù).
Nel concetto del Banpen Fugyo, possiamo riconoscere l’imperturbabilità paragonabile
al Wu Wei taoista, quell’azione-non azione che toglie la possibilità agli eventi karmici negativi di
fare presa nella nostra mente, mentre la frase Kajo waraku kajo chikusei evidenzia come il concetto del nagashi (fluente) lascia intendere come
la mente del karmanauta si muova attraverso l’esperienza di Strategie Marziali,
ovvero faccia scorrere gli attacchi degli avversari non lasciando entrare
nessun tipo di attacco.
E’ proprio attraverso questi
concetti si esprime l’ utilità di tagliare i ponti con il passato, tagliare con
le persone (Agenti perturbatori karmici) che ci portano le loro negatività e le
azioni ad essi collegate, un grande respiro di positività, un regalo che vi
farete e di cui non vi pentirete mai. Iniziate a cancellare le amicizie sui
social, evitate di leggere le notizie che vi colpiscono sfavorevolmente, e sicuramente
ne trarrete un indiscusso vantaggio.
Il mio prossimo articolo “Misurati
e algoritmi”
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