giovedì 25 dicembre 2014

Una riflessione un poco polemica e qualche amara considerazione


Capisco che in questi ultimi tempi sia venuta a sussistere una situazione mentale in cui bruciare le tappe risulta essere fondamentale, forse l’umanità è consapevole del poco tempo rimastole, o forse meno catastroficamente, si è sviluppata una evolvente situazione di superficialità che tende ad ottenere tutto e subito, senza sforzo e senza sacrificio.
La società d’altronde, anziché cercare di ovviare il “difetto” lo agevola e lo rende possibile fornendo tutto ciò che elettronicamente è in proprio potere fare, computer superveloci, e-book super pratici e trasportabili ovunque, reti wireless per potersi integrare “virtualmente” col mondo, in qualsiasi posto ci troviamo.
Già, ormai tutto è virtuale e veloce, pratico e pronto, come in un videogioco, queste caratteristiche, per contrasto, hanno tutte quella pratiche che richiedono lungo tempo di esecuzione, sacrificio e disciplina quali ad esempio, (ne cito solo alcune) lo studio di materie Esoteriche, la crescita personale, (intimamente collegata e consequenziale ad esse) le Arti marziali ad alto livello (ovvero quelle che implicano anche l’utilizzo della mente e dello spirito)etc…
Ad ovviare alla serietà e profondità (ma anche tanta noia, tanto sacrificio, tanti dubbi ed incertezze sul percorso) delle Discipline Esoteriche e sapienziali, sono spuntate tutte quelle correnti pseudo-esoteriche di cui è piena la New Age, evoluzione spirituale tramite rituali strambi e inutili, contattismo, etc… ma efficacemente “pronte all’uso” delle menti più credulone e egocentriche, in fin dei conti perché studiare per anni su testi obsoleti quando posso contattare entità enormemente più evolute e disposte a dispensarmi la vera sapienza, la vera saggezza, l’unica forza, l’unica verità; così il mondo si è riempito di santoni, guru dell’ultimo minuto, re dell’età dell’acquario e chi più ne ha più ne metta.
Ecco che coloro i quali sputavano contro l’antica sapienza e a coloro i quali la sostenevano, tacciandoli di Religere (relegare, ma rende meglio l’idea “soggiogare”) le menti degli umani, sono pronti a sputare verità assolute divenendo a loro volta soggiogatori e Relegatori, nulla può esistere se non la loro nuova verità, per quanto assurda possa essere.
Questi personaggi la cui preparazione esoterica si limita ai film di Harry Potter e tutto ciò che di più mefitico deietta internet, più qualche libro letto “a casaccio”, si auto-definiscono Eletti, (in onore del film che ha dato origine, e anche giustamente, se lo si sa giustamente interpretare, al sospetto che questo mondo sia illusione, ovvero Matrix), e ho qui pronta la definizione di eletti regalatami proprio ieri dal “caso”, tratto da un articolo inserito in una rivista di carattere esoterico nata nel 1971. Queste righe, oltremodo aderenti ad una realtà esoterica oggettiva è di Giuliano Kremmerz e dice:” Chi sono gli eletti? Sono le persone, uomini o donne, che già seppero tutto o parte dell’Arcano. Ritornando pellegrini in questa vecchia terra, hanno bisogno delle pietre miliari che ricordino la via già percorsa, e sono le uniche persone che leggono in questi libri e in questi simboli iniziatici. Non perdete tempo, o voi che non siete preparati o non ne avete il diritto, a capire quello che non è ancora per voi….” E qui si tratta di riCORdare ovvero ri-cercare (ovvero cercare DI NUOVO) una memoria che implichi il CuORe, e non ramMENTare, ovvero uno sterile meccanismo mnemonico, che utilizza solo la mente. Possiamo qui notare che la Via da seguire non è tracciata per tutti e non tutti la sanno ne possono riconoscere.
Le Arti Marziali non sono da meno, provenendo da un Maestro realmente competente ed oltremodo severo, ogni risultato doveva essere frutto di anni di sacrifici fisici e mentali, tutto il contrario dei corsi del fine settimana con attestato finale (come comprova e prova di competenza del fruitore del corso, ad uso e consumo degli eventuali “clienti”) o degli stage il cui solo scopo è far perdere tempo e denaro.
Ma si sa, oggi si preferisce l’illudersi di essere anziché Essere senza illusioni, si preferisce apparire che essere realmente, oggi o si è vampiri o licantropi o re dell’universo o travalicatori della realtà circostante, credo che forse sarebbe meglio costruirsi addosso uno spirito più forte, che possa sostenere il nostro giudizio di fronte alla quotidianità, anziché costruirsi una maschera da super-eroe da indossare per supplire alla nostra vita meschina ed insoddisfacente, forse è meglio costruirsi addosso una reale condizione dell’essere anziché un involucro di onnipotenza da togliere la sera prima di dormire e rimettere la mattina prima di uscire di casa.
Penso che queste realtà presunte, dove solo la presunzione personale ci fa credere di essere i migliori e di essere quelli che hanno capito tutto, siano deviate, siano state deviate e facciano presa solo su menti semplici e deviate, d’altronde il mondo è irrealtà… Tutti possedenti qualità soprannaturali, tutti salvatori di mondi, e magari un sollecito da una banca creditrice o una morosità nell’affitto li mette in ginocchio, un guasto alla macchina e questi mitici personaggi che tanto agiscono nell’ultramondo vanno a piedi a trascinare la loro mediocre prosaicità, un cinque in fisica o un quattro in latino e i genitori (ovviamente non sono genitori naturali perché solitamente questi esseri semidivini sono stati adottati o sono frutto di esperimenti genetici) li sgridano come se fossero poveri mortali (ma come si permettono???), ma io mi chiedo, come mai non si tengono una parte della loro illuminata conoscenza per poter vivere (in questo mondo) con la regalità che spetta loro?
Sinceramente non capisco il motivo a questa corsa all’essere e all’apparire ciò che non si è, ricordo quand’ero piccolo, quando c’era superman o l’uomo ragno, come ci si divertiva a giocare ad impersonare questi eroi di carta, ma finito il gioco, c’era la merenda, i compiti e dopo il carosello tutti a letto!
Nessuno di noi andava a dormire credendo di essere l’uomo sabbia o ben grimm (la cosa dei Fantastici Quattro) ed eravamo piccoli!!!
Adesso si sente parlare di persone (anche più che trent’enni) che credono di essere VERAMENTE vampiri, credono di essere VERAMENTE elfi! Sarà forse colpa dei giochi di ruolo? Sarà colpa di questa società che crea aberrazioni della realtà? Dove finisce la realtà la finzione acquista caratteristiche lombrosiane o vicine alla patologia psichica, forse è la schizofrenia la malattia del secolo!
Quindi ecco comparire quello che vede cavalli volanti, o quello che viene inseguito dagli uomini in nero, quello che detiene il record di rapimenti alieni e quella che partorisce rettiliani.
Se è vero che il mondo è bello perché è vario, deve essere altrettanto vero che quando il gioco finisce risulta necessario rimettersi a studiare argomenti seri ed attendibili su testi attendibili.
Ora il testo biblico per eccellenza è internet, basta digitare un nome ed il motore di ricerca ti riempie letteralmente di siti che propongono migliaia di argomenti, ma quanto sono attendibili questi argomenti? Solo chi ha studiato in precedenza può riconoscere l’attendibilità o la falsità di ciò che si va a leggere, altrimenti si rischia di mescolare le “verità” di un Timothy Good con quelle di un Alfred Metraux (e credetemi di differenza ce ne passa) o le verità di un David Hyke con quelle di un Roberto Pinotti… e stiamo parlando di “archeologia alternativa” e di ufologia!
Senza tirare poi di nuovo in ballo le Discipline Esoteriche, dove pseudo-studiosi le azzardano di veramente grosse…
Credo che alla fine, la colpa di tutto risieda proprio in quella disumanizzazione che ha colpito la nostra società che ha contribuito a rendere “persone possedenti una personalità” (e qui gli concedo anche il 5% di dominanza) in entità astratte senza più qualità a distinguerle le une dalle altre, a questo punto ben vengano quei mitici pescatori che, al pari di Achab, pescavano pescegatti da tre metri… saranno preferibili agli improbabili re delle spade vermiglie ed alle improbabili regine dei vampiri scarlatti.
Ego, ego, ancora ego e solo ego, e sappiamo quanto l’ego sia l’elemento simbiotico tra l’essere umano e il  Velo di Maya, quindi balliamo tutti nella ragnatela!!! In questa mazurka della vita solo chi sa ballare rimane in piedi al fluttuare delle trame del karma! E gli altri? Tutti giù per terra.

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