E’ una mattina di sole, una donna raccoglie le uova nel
pollaio, il ritmico tintinnio metallico, cadenzato da una canzone indica che il
fabbro è già al lavoro, chino sul fuoco, ogni tanto un verso di rimprovero
verso il ragazzo che fatica sul mantice si diffonde nell’aria. Dal campanile i
rintocchi discreti della campana invitano i villani verso la chiesetta per la
messa. Ognuno compie i propri gesti quotidiani serenamente, con una sapiente
consapevolezza che assomiglia al moto dei pianeti e al fluire della natura, al
fiume vicino, donne lavano i panni chiacchierando e scambiandosi ciarle muliebri.
Nel piccolo villaggio tutto si svolge in un’armonia dove persino il caos sembra
avere un proprio spazio. Solo il galoppo cadenzato di un cavallo al galoppo in
lontananza poteva dare origine ad ansie e paure e scatenare ridde d’ipotesi
sull’incertezza del fato. Poteva essere un messaggero gravido di notizie
dall’esterno del mondo, nell’ameno villaggio, poteva avere lo stesso impatto di
un comunicato dall’inferno. Nuovi balzelli, o nuovi arruolamenti per guerre
lontane!.... o semplicemente il galoppo proseguiva la sua corsa ignorando
persino potesse esistere un villaggio nei paraggi, con conseguente sospiro
generale di sollievo.
Pensate al significato ed all’importanza della comunicazione
ed i moti interiori che può scatenare. Pensate al potere che hanno tutti i
mezzi di comunicazione che ci trattano come quei contadini al villaggio… d’altronde
nessuno (o quasi) di voi ha la possibilità di verificare se le notizie sono
attendibili o meno. Un quarto potere occulto e pilotato dai poteri forti ci
muove di fronte marionette guidate dalla sua mano. Informatevi sulla Scuola di
Francoforte la cui espressione maggiore emerge nel nucleo Institut für
Sozialforschung (Istituto per la ricerca sociale) di matrice
neomarxista formata da filosofi e sociologhi tedeschi, nata nel 1923 sotto la
guida dello storico marxista Karl Grünberg.
Quella che avete sotto gli occhi e che
state vivendo non è una democrazia, tutti i mezzi d'informazione servono a pubblicizzare
la vita politica come fosse un prodotto in vendita. Secondo l'interpretazione
di Edmund Burke (Politico, Filosofo e scrittore britannico di origine irlandese
– 1729/1797), la stampa esercita la sua importante funzione se rimane
nettamente separata dagli altri tre poteri costitutivi dello Stato.
(legislativo, giudiziario ed esecutivo)
I
rischi principali per la democrazia in seguito ad un uso improprio di
questo potere, sono costituiti dal controllo politico dei mezzi di informazione
e dall'accentramento di essi
nelle mani di un ristretto gruppo di persone (solitamente grandi aziende). In questi due casi infatti,
considerando che coloro che controllano i media tendono in genere a filtrare le informazioni che sono in contrasto
con i propri interessi, si avrebbe una mancanza di pluralismo, e si
ostacolerebbe quindi la possibilità dei cittadini-elettori di formarsi delle opinioni informate e di attuare delle scelte informate. (Fonte wiki)
Nel XX secolo con l’avvento della televisione a dare man forte ai quotidiani
per la diffusione del potere dell’informazione avete potuto assistere ad una
divulgazione di informazioni di livello economico e politico il cui aggettivo
può essere solo “virale”. Quanti di voi si saranno chiesti perché il cittadino
comune doveva sorbirsi le notizie di economia, le tribune politiche atte ad
indottrinare le menti semplici (rimaste semplici come quelle dei contadini del
villaggio precedentemente descritto) che di punto in bianco si sono riempite di
concetti via via sempre più tecnici. Vogliamo parlare del “modello di
propaganda”? E’ una teoria avanzata da Edward S. Herman e Noam
Chomsky che tenta di fornire un
modello di funzionamento della propaganda nei mass
media (ivi incluse le forme di pregiudizio sistemico), in
termini di cause economiche strutturali. Ovvero manipolazione delle informazioni in termini di
esaltazione di alcune notizie e sottovalutazione di altre proprio per muovere l’attenzione
dei lettori (telespettatori, navigatori del web, etc…) nella direzione voluta.
Da notare che i suddetti teorici della Scuola di Francoforte, compresi i
succitati E.S.Herman e N. Chomsky hanno definito i mass media “Fabbrica di consenso”. Non percepite dei fili sopra la
vostra testa? O un volante che vi fa girare a destra e a sinistra contro la
vostra volontà? Non vi sentite manipolati? Controllati, plagiati?
Ponete ora un attimo di attenzione ai nuovi e più
capillarmente diffusi metodi di disinformazione che girano per la rete, vi
siete chiesti il livello di attendibilità che hanno? Vi siete chiesti quanta calma,
quanta distensione vi sottraggono, vi siete chiesti se tutta l’energia che
queste informazioni vi rubano portano ad una soluzione del problema? Vi siete
chiesti perché questi personaggi che si nascondono dietro al vostro schermo
vogliono creare un vortice di negatività karmica in grado di modificare il
vostro umore?
Immaginate una pila che possiede solo un polo negativo (in cui si ha un potenziale elettrico più basso e una carica
negativa, ovvero eccesso di elettroni),
ora pensate in grande ed immaginate centinaia di migliaia di pile che possiedono
solo un anodo e nessun catodo… pensate ad una enorme nube elettronica nera e
vischiosa che vi avvolge, quanto può essere piacevole far parte di questa inutilizzabile
energia? Quanto il vostro fisico e la vostra emotività/mente/coscienza potrà
trarre giovamento da questa situazione di disinformazione/odio? Prendetevi qualche
minuto di tempo e pensate.
Mentre tra un colpo di
maglio e l’altro, il fabbro, incurante del calore e del fumo acre del metallo
rovente, felice di avere quasi terminato il suo duro lavoro pensa al calore
della sua umile casetta dove potrà tornare sereno, mentre le donne al fiume
radunano i panni bagnati al suono dell’ultima risata, mentre la donna, raccolte
le uova si ferma un attimo a godersi il tepore del sole.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.