giovedì 26 novembre 2015

Karmanautica e comunicazione mediatica

E’ una mattina di sole, una donna raccoglie le uova nel pollaio, il ritmico tintinnio metallico, cadenzato da una canzone indica che il fabbro è già al lavoro, chino sul fuoco, ogni tanto un verso di rimprovero verso il ragazzo che fatica sul mantice si diffonde nell’aria. Dal campanile i rintocchi discreti della campana invitano i villani verso la chiesetta per la messa. Ognuno compie i propri gesti quotidiani serenamente, con una sapiente consapevolezza che assomiglia al moto dei pianeti e al fluire della natura, al fiume vicino, donne lavano i panni chiacchierando e scambiandosi ciarle muliebri. Nel piccolo villaggio tutto si svolge in un’armonia dove persino il caos sembra avere un proprio spazio. Solo il galoppo cadenzato di un cavallo al galoppo in lontananza poteva dare origine ad ansie e paure e scatenare ridde d’ipotesi sull’incertezza del fato. Poteva essere un messaggero gravido di notizie dall’esterno del mondo, nell’ameno villaggio, poteva avere lo stesso impatto di un comunicato dall’inferno. Nuovi balzelli, o nuovi arruolamenti per guerre lontane!.... o semplicemente il galoppo proseguiva la sua corsa ignorando persino potesse esistere un villaggio nei paraggi, con conseguente sospiro generale di sollievo.


Pensate al significato ed all’importanza della comunicazione ed i moti interiori che può scatenare. Pensate al potere che hanno tutti i mezzi di comunicazione che ci trattano come quei contadini al villaggio… d’altronde nessuno (o quasi) di voi ha la possibilità di verificare se le notizie sono attendibili o meno. Un quarto potere occulto e pilotato dai poteri forti ci muove di fronte marionette guidate dalla sua mano. Informatevi sulla Scuola di Francoforte la cui espressione maggiore emerge nel nucleo Institut für Sozialforschung (Istituto per la ricerca sociale) di matrice neomarxista formata da filosofi e sociologhi tedeschi, nata nel 1923 sotto la guida dello storico marxista Karl Grünberg.
Quella che avete sotto gli occhi e che state vivendo non è una democrazia, tutti i mezzi d'informazione servono a pubblicizzare la vita politica come fosse un prodotto in vendita. Secondo l'interpretazione di Edmund Burke (Politico, Filosofo e scrittore britannico di origine irlandese – 1729/1797), la stampa esercita la sua importante funzione se rimane nettamente separata dagli altri tre poteri costitutivi dello Stato. (legislativo, giudiziario ed esecutivo)


I rischi principali per la democrazia in seguito ad un uso improprio di questo potere, sono costituiti dal controllo politico dei mezzi di informazione e dall'accentramento di essi nelle mani di un ristretto gruppo di persone (solitamente grandi aziende). In questi due casi infatti, considerando che coloro che controllano i media tendono in genere a filtrare le informazioni che sono in contrasto con i propri interessi, si avrebbe una mancanza di pluralismo, e si ostacolerebbe quindi la possibilità dei cittadini-elettori di formarsi delle opinioni informate e di attuare delle scelte informate. (Fonte wiki) Nel XX secolo con l’avvento della televisione a dare man forte ai quotidiani per la diffusione del potere dell’informazione avete potuto assistere ad una divulgazione di informazioni di livello economico e politico il cui aggettivo può essere solo “virale”. Quanti di voi si saranno chiesti perché il cittadino comune doveva sorbirsi le notizie di economia, le tribune politiche atte ad indottrinare le menti semplici (rimaste semplici come quelle dei contadini del villaggio precedentemente descritto) che di punto in bianco si sono riempite di concetti via via sempre più tecnici. Vogliamo parlare del “modello di propaganda”? E’ una teoria avanzata da Edward S. Herman e Noam Chomsky che tenta di fornire un modello di funzionamento della propaganda nei mass media (ivi incluse le forme di pregiudizio sistemico), in termini di cause economiche strutturali. Ovvero manipolazione delle informazioni in termini di esaltazione di alcune notizie e sottovalutazione di altre proprio per muovere l’attenzione dei lettori (telespettatori, navigatori del web, etc…) nella direzione voluta. Da notare che i suddetti teorici della Scuola di Francoforte, compresi i succitati E.S.Herman e N. Chomsky hanno definito i mass media “Fabbrica di consenso”. Non percepite dei fili sopra la vostra testa? O un volante che vi fa girare a destra e a sinistra contro la vostra volontà? Non vi sentite manipolati? Controllati, plagiati?

Ponete ora un attimo di attenzione ai nuovi e più capillarmente diffusi metodi di disinformazione che girano per la rete, vi siete chiesti il livello di attendibilità che hanno? Vi siete chiesti quanta calma, quanta distensione vi sottraggono, vi siete chiesti se tutta l’energia che queste informazioni vi rubano portano ad una soluzione del problema? Vi siete chiesti perché questi personaggi che si nascondono dietro al vostro schermo vogliono creare un vortice di negatività karmica in grado di modificare il vostro umore?
Immaginate una pila che possiede solo un polo negativo (in cui si ha un potenziale elettrico più basso e una carica negativa, ovvero eccesso di elettroni), ora pensate in grande ed immaginate centinaia di migliaia di pile che possiedono solo un anodo e nessun catodo… pensate ad una enorme nube elettronica nera e vischiosa che vi avvolge, quanto può essere piacevole far parte di questa inutilizzabile energia? Quanto il vostro fisico e la vostra emotività/mente/coscienza potrà trarre giovamento da questa situazione di disinformazione/odio? Prendetevi qualche minuto di tempo e pensate.
Mentre tra un colpo di maglio e l’altro, il fabbro, incurante del calore e del fumo acre del metallo rovente, felice di avere quasi terminato il suo duro lavoro pensa al calore della sua umile casetta dove potrà tornare sereno, mentre le donne al fiume radunano i panni bagnati al suono dell’ultima risata, mentre la donna, raccolte le uova si ferma un attimo a godersi il tepore del sole.

giovedì 19 novembre 2015

Karmanautica e gestione emozionale, trasformare lo stress

Tutti noi siamo alla ricerca della tranquillità e della felicità, tutti tendiamo a ritrovare un equilibrio perduto, a risolvere situazioni e renderle a noi favorevoli, anche perché il nostro cervello possiede un meccanismo che lo protegge dagli stress troppo violenti o da situazioni difficilmente risolvibili in tempi ristretti.  Insomma, siamo tutti alla ricerca del perenne “equilibrio omeostatico di base” ovvero, pace, tranquillità, serenità, guardandoci intorno emerge come aspettative umane, questa importante necessità dell’appagamento incondizionato. Tutti vorrebbero avere più soldi, per consolidare la propria condizione personale (tranquillità economica) 




tutti gli uomini vorrebbero avere la donna più affascinante (per una atavica risposta che tende alla miglior continuazione della specie) o per la donna l’uomo più rassicurante (in termini economici o caratteristiche fisiche – spalle larghe costituzione robusta, stesse motivazioni sopracitate). Tutte le sovrastrutture create successivamente (artefatti tecnologici vari) creano una schiavitù a cui la maggior parte delle persone è soggiogata, pensate a quegli intoppi di cui è zeppa la vostra esistenza, pensate ad esempio allo sgomento quando non funziona il cellulare, o quando si guasta la lavatrice. Pensate se, alla mattina, non dovesse partire la macchina, tutte le vostre funzioni biologiche si altererebbero come se subiste un’aggressione fisica, respirazione, battito cardiaco, sudorazione, tutte risposte automatiche inconsce che turberebbero il vostro beneamato “tran tran” quotidiano.



Il vostro “lato oscuro”, la rabbia, il nervosismo, (che dopo uno stile di vita karmicamente disordinato diviene nevrosi, disturbo della psiche e insoddisfazione personale) l’inadeguata gestione emotiva che crea ulteriori nodi karmici negativi, tutti fattori che vi rendono preda di un maelstrom, facendovi sprofondare in una spirale difficilmente gestibile. E voi che ricercate (e desiderate… ohh quanto desiderate) la vita serena!
La Karmanautica è anche questo; gestire le proprie emozioni per coordinare il karmico rapporto di causa ed effetto, per non aggravare situazioni già di per se complicate, risolvibili solo con il giusto approccio e consapevolezza. La karmanautica insegna in un certo qual modo la “resilienza”, ovvero la capacità di riuscire a metabolizzare, rispondere positivamente e gestire in modo ottimale la propria vita di fronte alle difficoltà, in modo da rendersi impermeabili alle contrarietà, sapendosi adeguare al meglio per poter continuare a costruire la propria vita. Non dimenticandosi come questa caratteristica sia analoga alla “perseveranza” era una caratteristica degli Shinobi (Ninja) ed era chiamata 忍耐力 Nintai-ryoku, ricordo come il Ninjutsu sia parte integrante della Karmanautica sotto forma di Strategia Marziale e studio delle sue tecniche applicate al rapporto delle cause ed effetto. Un’altra caratteristica della Karmanautica è la “predittività karmica” ovvero la capacità di interagire con il proprio karma agendo consapevolmente e preventivamente sulle cause “pilotando” così l’effetto ed abbassando così le probabilità di insuccesso.
Vita serena significa vita consapevole, in cui nel karma, solo la parte dell’imponderabile sfugge (in parte) al controllo del Karmanauta, riducendo quindi le probabilità di fallimento, di mala gestione degli eventi stressori, di situazioni incontrollabili etc…
Un altro metodo per raggiungere un buon grado di serenità consiste nel ridurre gli impegni non indispensabili (sappiate che al momento tutti vi risulteranno vitali, ma ad un’attenta osservazione vedrete che, al contrario ne potrete ridurre sostanzialmente la quantità senza sentirne la mancanza) riuscirete a ritrovare un equilibrio ed un riassestamento nella vostra vita quotidiana fondamentale per poter ritrovare la stabilità emotiva”.





La Karmanautica, (la cui definizione è anche Karmacibernetica) ci insegna che una delle sue sezioni di integrazione  più scientifiche ovvero la cibernetica, comprende lo studio di autoregolazione, autoriproduzione, adattamento, elaborazione ed immagazzinamento dell’informazione e i comportamenti finalizzati. E questo porta ad una consapevolezza (vedi la sfilza di “auto” nelle righe precedenti) e ad una coerente e non emotiva gestione del comportamento che influisce direttamente nel nostro karma e nel karma delle persone con cui abbiamo a che fare. Un po’ di storia ed informazioni utili: Negli anni 50’ anche Gregory Bateson , un antropologo, venne a contatto con il pensiero cibernetico, che pensò immediatamente potesse essere applicato per descrivere le interazioni umane, ed elaborò i concetti di comportamento simmetrico e asimmetrico (o complementare) ed osservò che la società da lui esaminata conteneva due tipi di forze, una di queste spingeva verso schemi di progressivo antagonismo, fino alla rottura da parte di un gruppo, e l’altra sosteneva l’adattamento, il compromesso e la coesione sociale. (Fonte Psicopatologia generale: l'approccio clinico multidimensionale alla sofferenza psichica con e oltre il DSM di Carlo Pruneti Società Editrice Esculapio).Come potrete notare, quando l’autore prende in considerazione in modo più ampio la società, in rapporto con la Cibernetica, fa capire quanto sia importante la Karmanautica nei rapporti interattivi tra le persone (iterazione karmica). Vivere in modo consapevole significa vivere in modo lineare, costruendo giorno dopo giorno solo ciò che scegliete e non ciò che vi viene imposto. Non dimenticatelo mai.


 





domenica 15 novembre 2015

Avviso Importante

Ancora una volta sono costretto a ribadire che ogni termine o concetto appartenente alla Karmanautica o alle sue parti (Strategia Marziale Shinobi associata al comportamento karmico e sua gestione, psiconeuroimmunologia karmica, Gestione dell'emotività tesa ad una ottimale gestione karmica) sono di mia PROPRIETA' CULTURALE. Ogni menzione o condivisione dovrà essere accompagnata dalla citazione delle fonti. GRAZIE