giovedì 7 maggio 2015

Dialogo Interreligioso - il giorno dopo





Ieri sera si è svolto il dialogo interreligioso che aveva per tema la “Coscienza in tempo di crisi”, è stata una bella serata dove le quattro maggiori religioni al mondo si sono confrontate su un tema quanto mai attuale.
Don Andrea Zerbini, Parroco della Chiesa S.Francesca Romana è stato veramente spontaneo nelle risposte ed ha fatto emergere un lato cattolico quasi inedito, basato sulla semplicità del messaggio, Hamid Bichri, esponente della Cultura Islamica, ha dato dell’Islamismo un’impronta personale veramente conciliante e con la sua verve (persona simpaticissima e con un sorriso sempre dietro l’angolo) ha fatto sorridere molti del folto pubblico, Alberto Sermoneta, Rabbino della Comunità Ebraica di Bologna si è distinto per la grande cultura ed il suo discorso ha preso le caratteristiche dell’ insegnamento, Lama Lobsang merita tuttavia una menzione a parte per la sua semplicità ed umiltà unita alla difficoltà di espressione dovuto al gap linguistico, per fortuna Lama Tenzin ha ricoperto il ruolo da interprete ovviando al problema, messaggi comunque molto intensi, diretti ed estremamente costruttivi.
Per ultimo, ma non per demerito, il Prof. Antonio Di Bartolomeo che ha ricoperto magistralmente il ruolo di moderatore della serata, mantenendo un clima di alto spessore culturale ed evitando sapientemente argomenti che potessero indurre a domande scottanti scongiurando così il rischio di mettere in imbarazzo gli invitati.
Un ringraziamento anche a Marcello Ferrarese, instancabile aiutante del Prof. Di Bartolomeo (nonché terzo fondatore assieme al Professore medesimo ed al sottoscritto dell’Associazione Culturale “Officina di Pensiero Plurale e Karmanautica”).
Il pubblico era formato per la stragrande maggioranza da appartenenti al folto gruppo di Pensiero Plurale del Prof. Antonio Di Bartolomeo e da amici comuni, credo che il loro palato, ormai affinato dalla competenza del Professore sia stato più che soddisfatto.








Unica nota , poche domande dal pubblico, cito la mia domanda (la prima) a titolo informativo e di curiosità. “Nella medicina tibetana si contempla il concetto di “malattia karmica”, può considerarsi malattia dovuta al karma anche questa sofferenza sociale a cui giornalmente assistiamo”? La risposta? Si… quindi occhio al rapporto karmico di causa ed effetto. Parola di Karmanauta! 


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