Sapete cosa significa vivere nelle Matrix? Significa correre
come tanti Pinocchio (attenzione, non ho scelto Pinocchio solo perchè è il
burattino più famoso) verso il perseguimento delle proprie vuote ambizioni,
come tante formiche filoguidate dal proprio senso del possesso.
Dipendenti da
oggetti con poca utilità se non quella di essere “connessi” o “social”, schiavi
di pubblicità che creano memi atti a rinforzare il controllo, servi di “gabbie
sociali” che si autoalimentano in un gigantesco Ouroboros di sfruttamento, dove
il controllore ed il controllato sono essi stessi schiavi di un sistema strategico
di origine “sconosciuta” ai più e sottaciuta da chi invece ne conosce la genesi.
Frotte di “Anonimous” che inneggiano alla libertà globale protestano con
indosso il “marchio della bestia” che si propongono di combattere, Levi’s...
Adidas...Nike tutti in fila a comprare con i soldi faticosamente sudati e
sperperati in nome di Leviatani del
commercio. Anonimous che, dietro le tastiere o in prima linea a tirare sassi in
nome di memi inculcati loro dagli stessi media che combattono, sono controllati
dagli smartphone che indicano posizioni precise con scarti di mezzo metro dal loro
“ignoto” luogo di sosta.
Selfie’s in nome del dio ego che muovono milioni di
byte “Dalla produzione dei sempre
più numerosi apparecchi connessi a internet alla loro ricarica, dalla creazione
della rete su cui viaggiano i dati fino all’alimentazione degli enormi archivi
in cui vengono custoditi: internet ha continuamente bisogno di elettricità. A
succhiarla sono soprattutto i data center: biblioteche virtuali di file che
necessitano di enormi quantità di energia per essere alimentate, raffreddate,
monitorate”. Secondo Greenpeaceha, se nel 2012 i data center consumavano il 15
per cento dell’energia totale dell’intero comparto ICT (cioé delle tecnologie
dell’informazione e delle comunicazioni), entro il 2017 la percentuale salirà
al 21 per cento, scalzando in importanza il fabbisogno energetico delle reti.
In termini assoluti, tra 2008 e 2013 il consumo di energia dei data center è
già quasi raddoppiato (Fonte http://www.lastampa.it/2016/05/07/tecnologia/news/unora-di-streaming-a-settimana-consuma-pi-di-due-frigoriferi-BjZWeZRXZSjkJ1oEy8va8M/pagina.html).
Ecco come le Matrix si alimentano, distruggendo ed inquinando solo per elevare
ego ipertrofici al loro rango di “semidei”. I burattini inconsapevoli fanno
file per generi inutili come i nostri nonni facevano le file per prendere il
pane, “ai
forni si facevano lunghe code per aspettare la distribuzione; alcuni si
piazzavano davanti al negozio alle 4 di mattina, quand'era ancora notte. (come
fanno oggi molti per comprare l'ultimo modello dell' I-Pad ) e davano una candela a testa che doveva durare
un mese” (fonte http://www.storiologia.it/mussolini/razionamenti.htm),
certo i tempi sono cambiati!
Ed è giusto così, ma la bilancia ha subito un
forte squilibrio in senso opposto, togliendo individualità e sostituendo con il
possesso, togliendo dignità al posto dell’insensatezza, dando importanza a ciò
che non è importante e togliendo valore e ciò che in realtà ne possiede.
E’ un
mondo dove la moltitudine ha sostituito la qualità, dove ciò che compri non
dura che qualche anno, per assodare l’effimeratezza della giostra e permettere
ai produttori di continuare a vendere all’infinito.
Falene senza
futuro che cercano di dare un senso alla loro vuota esistenza aggrappandosi a
relitti tecnologici e altre futilità in un eterno samsara di dolore, sacrificio
e morte, senza nessun altro obbiettivo se non elevare il proprio status con
ogni mezzo. Uno specchietto realistico? Bene!
Il giovane
Mario viene mantenuto agli studi, trova la sua compagna, imposta una relazione superficiale
perche entrambi pretendono una vita svincolata dalle responsabilità (poche
uscite insieme e fine settimana ognuno balla con sua nonna), finisce gli studi
(o non li finisce, o non li comincia affatto) trova un lavoro (che accetta di
malagrazia) si sposa, Luna di miele nei paradisi tropicali (per farsi vedere dagli
amici) e COMPRA CASA!!! Iniziando una serie di rate, mutui, prestiti e
cambiali, poi la macchina (consigliato dalle pubblicità della tv o cercando di
superare il vicino in cilindrata e valore della sua auto) poi smartphone, TV
ultimo modello che farebbe impallidire un cinema, poi compra i pacchetti per
vedere le partite di calcio, poi vuole le vacanze ai caraibi e le settimane
bianche, ovviamente anche la neomoglie deve iniziare a lavorare per mantenere
il livello economico sufficiente per poter pagare le rate, livello di intimità?
ZERO, Livello di empatia ZERO, livello di stanchezza? DIECI! Quindi dopo
qualche anno tutto il costrutto economico e sociale di questa coppia rovina a
terra tra stanchezza e magari tradimenti, e la catena karmica negativa continua
con la nascita dei figli, benvenuto al neonato Mario che continuerà la dinastia!
Certo, questo è uno spaccato volutamente esasperato e pessimistico, ma non così
raro... tutt’altro purtroppo.
Wake up people!