venerdì 21 aprile 2017

Vivere nelle Matrix

Sapete cosa significa vivere nelle Matrix? Significa correre come tanti Pinocchio (attenzione, non ho scelto Pinocchio solo perchè è il burattino più famoso) verso il perseguimento delle proprie vuote ambizioni, come tante formiche filoguidate dal proprio senso del possesso. 

Dipendenti da oggetti con poca utilità se non quella di essere “connessi” o “social”, schiavi di pubblicità che creano memi atti a rinforzare il controllo, servi di “gabbie sociali” che si autoalimentano in un gigantesco Ouroboros di sfruttamento, dove il controllore ed il controllato sono essi stessi schiavi di un sistema strategico di origine “sconosciuta” ai più e sottaciuta da chi invece ne conosce la genesi. Frotte di “Anonimous” che inneggiano alla libertà globale protestano con indosso il “marchio della bestia” che si propongono di combattere, Levi’s... Adidas...Nike tutti in fila a comprare con i soldi faticosamente sudati e sperperati in nome di  Leviatani del commercio. Anonimous che, dietro le tastiere o in prima linea a tirare sassi in nome di memi inculcati loro dagli stessi media che combattono, sono controllati dagli smartphone che indicano posizioni precise con scarti di mezzo metro dal loro “ignoto” luogo di sosta.



Selfie’s in nome del dio ego che muovono milioni di byte “Dalla produzione dei sempre più numerosi apparecchi connessi a internet alla loro ricarica, dalla creazione della rete su cui viaggiano i dati fino all’alimentazione degli enormi archivi in cui vengono custoditi: internet ha continuamente bisogno di elettricità. A succhiarla sono soprattutto i data center: biblioteche virtuali di file che necessitano di enormi quantità di energia per essere alimentate, raffreddate, monitorate”. Secondo Greenpeaceha, se nel 2012 i data center consumavano il 15 per cento dell’energia totale dell’intero comparto ICT (cioé delle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni), entro il 2017 la percentuale salirà al 21 per cento, scalzando in importanza il fabbisogno energetico delle reti. In termini assoluti, tra 2008 e 2013 il consumo di energia dei data center è già quasi raddoppiato (Fonte http://www.lastampa.it/2016/05/07/tecnologia/news/unora-di-streaming-a-settimana-consuma-pi-di-due-frigoriferi-BjZWeZRXZSjkJ1oEy8va8M/pagina.html). Ecco come le Matrix si alimentano, distruggendo ed inquinando solo per elevare ego ipertrofici al loro rango di “semidei”. I burattini inconsapevoli fanno file per generi inutili come i nostri nonni facevano le file per prendere il pane, “ai forni si facevano lunghe code per aspettare la distribuzione; alcuni si piazzavano davanti al negozio alle 4 di mattina, quand'era ancora notte. (come fanno oggi molti per comprare l'ultimo modello dell' I-Pad ) e davano una candela a testa che doveva durare un mese” (fonte http://www.storiologia.it/mussolini/razionamenti.htm), certo i tempi sono cambiati! 

Ed è giusto così, ma la bilancia ha subito un forte squilibrio in senso opposto, togliendo individualità e sostituendo con il possesso, togliendo dignità al posto dell’insensatezza, dando importanza a ciò che non è importante e togliendo valore e ciò che in realtà ne possiede. 



E’ un mondo dove la moltitudine ha sostituito la qualità, dove ciò che compri non dura che qualche anno, per assodare l’effimeratezza della giostra e permettere ai produttori di continuare a vendere all’infinito.
Falene senza futuro che cercano di dare un senso alla loro vuota esistenza aggrappandosi a relitti tecnologici e altre futilità in un eterno samsara di dolore, sacrificio e morte, senza nessun altro obbiettivo se non elevare il proprio status con ogni mezzo. Uno specchietto realistico? Bene!
Il giovane Mario viene mantenuto agli studi, trova la sua compagna, imposta una relazione superficiale perche entrambi pretendono una vita svincolata dalle responsabilità (poche uscite insieme e fine settimana ognuno balla con sua nonna), finisce gli studi (o non li finisce, o non li comincia affatto) trova un lavoro (che accetta di malagrazia) si sposa, Luna di miele nei paradisi tropicali (per farsi vedere dagli amici) e COMPRA CASA!!! Iniziando una serie di rate, mutui, prestiti e cambiali, poi la macchina (consigliato dalle pubblicità della tv o cercando di superare il vicino in cilindrata e valore della sua auto) poi smartphone, TV ultimo modello che farebbe impallidire un cinema, poi compra i pacchetti per vedere le partite di calcio, poi vuole le vacanze ai caraibi e le settimane bianche, ovviamente anche la neomoglie deve iniziare a lavorare per mantenere il livello economico sufficiente per poter pagare le rate, livello di intimità? ZERO, Livello di empatia ZERO, livello di stanchezza? DIECI! Quindi dopo qualche anno tutto il costrutto economico e sociale di questa coppia rovina a terra tra stanchezza e magari tradimenti, e la catena karmica negativa continua con la nascita dei figli, benvenuto al neonato Mario che continuerà la dinastia! Certo, questo è uno spaccato volutamente esasperato e pessimistico, ma non così raro... tutt’altro purtroppo.
Come spezzare le catene delle Matrix? Svegliandosi alla consapevolezza e sviluppando quelle doti predittive che inducono alla riflessione prima di creare la causa che immancabilmente possa condurre a quel determinato effetto, imparando a gestire il proprio ego determinando una discrimina sull’adeguatezza dei propri desideri, acquistando coscienza sulle priorità che conducono alla vera felicità ed imparando che è importante la qualità dei rapporti e non il numero di amici su facebook, adeguandosi alla propria “velocità” e non spingendo sempre sull’acceleratore per arrivare primi.


Wake up people!

martedì 18 aprile 2017

La Matrix delle religioni


Come abbiamo potuto constatare dall’inizio del percorso inerente le teorie sulla Matrice (Velo di Maya, Velo dell’ignoranza, Matrix o Velo dell’illusione) definisco Matrix tutto ciò che massifica, compatta e costringe in un intero assieme, sia di carattere cosmologico e via via sino al fenomeno sociale che corrisponda ai canoni descritti. Un analogia tra Matrix e memi ne è un esempio, dove la mente viene costretta da tormentoni ascoltati o visti in tv o sui social, tipo quella canzonetta che non riesci a smettere di cantare mentalmente, o quella frase tipo  Mi consenta” di Silvio Berlusconi,  l'espressioni “é la tua risposta definitiva? L'Accendiamo?” o “Chiedo l'aiuto da casa” del programma televisivo “Chi vuol essere milionario”, oppure “compro una vocale” , “giro la ruota”, etcc, tormentoni di noti quiz televisivi fino ad arrivare al recentissimo “No Maria! Io esco” all'interno del programma “Uomini e donne” (utilizzato nel mondo dei social network come risposta ad una frase assurda – Fonte http://www.percorsinara.it/13/blog/teoria_dei_memi_tra_gossip_bufale_e_barbra_streisand.html )  Il concetto teoretico di Matrix Religiosa viene resa  evidente dalla definizione tratta dall’enciclopedia Treccani - religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo umano con ciò che esso ritiene sacro, in particolare con la divinità. (DIVinità, Deva, Devozione, atti sacri che subordinano l’uomo nei confronti di una Divinità a cui chiedono e che pregano per avere in cambio beni terreni o salute).
Come da definizione, le religioni contengono già nel loro nome lo scopo per cui sono state create, ovvero relegare, recintare, rinchiudere, massificare in un unico recinto... unico il vero dramma cosmico da cui la stessa unità si è allontanata dando origine alla successione numerica.
In nome dei vari dei si è ucciso e possiamo notare come per gli dei che in molti amano, noi siamo solo carne da macello, prendendo in esame le due maggiori religioni esistenti possiamo leggere in varie Sure del Corano:
– “Prendetelo (l’infedele n.d.t.) ed incatenatelo ed esponetelo al fuoco dell’inferno” [Sura 69:30]
– “Instillerò il terrore nel cuore dei non credenti, colpite sopra il loro collo e tagliate loro la punta di tutte le dita” [Sura 8:12]

– “Essi (gli infedeli ndr) devono essere uccisi o crocefissi e le loro mani ed i loro piedi tagliati dalla parte opposta [Sura 5:33]- “Sappiate che il paradiso giace sotto l’ombra delle spade” [Sahlih al-Bukhari Vol 4 p55]

(Fonte http://www.qelsi.it/2015/tutti-i-versi-del-corano-che-incitano-allodio-e-alla-morte-degli-infedeli/)
Mentre nell’Antico Testamento è stato scritto:
Esodo, 2:12 – Mosè scorse un egiziano che picchiava un ebreo. Si guardò intorno e, non trovandovi testimoni, “uccise l’Egiziano e lo nascose nella sabbia.“
Esodo, 9:10 – Dio inviò una piaga di “ulceri che si trasformarono in pustole sulle persone e sugli animali.“
Esodo, 9:22-25 – Dio inviò una piaga di grandine che colpì uomini e animali, e che spogliò i campi.
Esodo, 12: 29 – Dio uccise il primogenito di ogni famiglia egiziana la cui casa non fosse stata contrassegnata da sangue d’agnello.
Esodo, 17:13 – Il bastone di Dio, retto dalle mani di Mosè sulla vetta del colle, permise a Giosuè di sterminare Amalec e la sua gente “passandoli a fil di spada“.

E nel nome di questi dei e profeti gli uomini sono incatenati alle loro credenze memetiche, sono imprigionati e costretti.
La chiesa cattolica iniziò con convertire i pagani tramite metodi “poco ortodossi”, già durante l’Impero Romano, appena ammesso ufficialmente il culto cristiano con decreto imperiale del 315, si cominciò a demolire i luoghi del culto pagano e a sopprimere i sacerdoti pagani.
Tra il 315 e il sesto secolo furono perseguitati ed eliminati un numero incalcolabile di fedeli pagani.
Esempi celebri di templi distrutti: il santuario di Esculapio nell’Egea, il tempio di Afrodite a Golgota, i templi di Afaca nel Libano, il santuario di Eliopoli.
Sacerdoti cristiani, come Marco di Aretusa o Cirillo di Eliopoli, vennero persino celebrati come benemeriti «distruttori di templi» (DA 468).
Dall’anno 356 venne sancita la pena di morte per chi praticava i riti pagani (DA 468).
L’imperatore cristiano Teodosio (408-450) fece giustiziare perfino dei bambini per aver giocato coi resti delle statue pagane (DA 469). Eppure, stando al giudizio di cronisti cristiani, Teodosio«ottemperava coscienziosamente a ogni cristiano insegnamento». (Fonte http://nero-vaticano.blogspot.it/2009/11/elenco-dei-crimini-della-chiesa.html)
Senza contare i processi per stregoneria in cui “dai primi tempi del cristianesimo fino al 1484 invalse la consuetudine di mandare a morte persone, perlopiù donne, che si credevano dotate di poteri soprannaturali, malefici e stregonici.

Nell’era vera e propria dei processi per stregoneria, dal 1484 al 1750, molte centinaia di migliaia di sospetti o colpevoli di pratiche stregoniche - secondo le stime degli storici - furono condannati a morte sul rogo o in seguito alle torture; percentualmente, i quattro quinti di essi erano donne (WV).
Un elenco (naturalmente incompleto) di queste vittime, conosciute spesso anche per nome, si trova nell’opera The Burning of Witches - A Chronicle of the Burning Times”. (Fonte http://nero-vaticano.blogspot.it/2009/11/elenco-dei-crimini-della-chiesa.html)

Religioni di morte che si nutrono della devozione dei fedeli che divengono complici inconsapevoli di un male quasi peggiore della peste. Si nutrono, avete letto bene, perchè nella catena alimentare, sopra l’uomo ci sono i DEVa, che chiedono atti DEVozionali perchè possano pascersi delle nostre energie mentali e che ci usano come un gregge... la versione drammaticamente reale del film “Matrix”, dove gli uomini accecati dal Velo di Maya credono di vivere una vita libera, mentre sono immobilizzati in una vita non vera (vedi il precedente articolo https://karmanautica.blogspot.it/2017/04/le-matrix-in-cui-siamo-imprigionatila.html )
ed usati come “pile” dalle ENTITA’ che si fanno chiamare Dei e dai loro sacerdoti di morte.

Il Karmanauta sa riconoscere la strategia che si nasconde dietro le tecniche induttorie e seducenti utilizzate, sia nella creazione dell’Inganno, sia di come questo venga portato avanti nella Società, nella religione, nella politica, nell’economia, e sa usare tutte le contromosse necessarie per svincolarsi (nel possibile) dalle ragnatele karmiche che essi creano.
Wake up people!






lunedì 17 aprile 2017

Le Matrix in cui siamo imprigionati:La Matrix Sociale


In questo articolo inizierò a parlare delle varie “Matrix” che vincolano la nostra vita, pilotandola karmicamente, riducendoci come tanti Thomas A. Anderson inconsapevoli dei meccanismi che ci impediscono di vedere la realtà delle cose.


Ci tengo a precisare che, dopo una ricerca sulla rete, nessuno ha parlato della Matrix al plurale, ma solo al singolare, come se ce ne fosse solamente una, errore ingenuo da chi non ha compreso l’operatività di questo sistema. In realtà le Matrix sono integrate e concatenate a loro stesse come fossero gli strati di una cipolla, interconnessi karmicamente come i quattro Mondi della Qabalah, la cui espressione della Matrix primaria ed originale è la più affine in termini di affidabilità.
Per parlare della Matrix Sociale sarebbe necessario rivedere la maggior parte di articoli che ho scritto  e che parlano delle aberrazioni comportamentali legate al vivere gomito a gomito con tutti gli individui che nel complesso formano la societas, il cui vivere è espressione arrogante di quell’ego di cui ultimamente si fa un gran parlare.
La Matrix Sociale è essa stessa formata a strati, che vengono definiti “Classi Sociali” e che secondo Wikipedia viene spiegata come una “strutturazione gerarchica di uno strato della popolazione in un raggruppamento abbastanza omogeneo, sia da un punto di vista economico (lavoro, casa, vestiario), sia sul versante culturale (livello di istruzione, titolo di studi, cultura generale)”.
Il vero problema è che l’omogeneità dichiarata nella spiegazione soprascritta non possiede un contraltare nella indole egoica dell’individuo, che, preso dalla necessità interiore di dimostrare, anche barando, sulla propria identità di classe, muta il proprio karma per adeguarsi a ciò che vorrebbe essere, infilandosi in un “canale” di cause ed effetti che raramente lo conduce a benessere e tranquillità.
E si vede l’uomo di bassa estrazione sociale faticare per poter arrivare ad acquistare oggetti di lusso, per poter dimostrare uno “status” che non possiede.

La pulsione ad acquistare o possedere questi beni materiali deriva da alcuni aspetti dell'inconscio che spingono gli individui con personalità meno sicure a utilizzarli per affermarsi, distinguersi, omologarsi, farsi accettare dallo strato sociale a cui appartengono o nel quale desiderano inserirsi, questa è l’espressione del dibattersi per emergere, non determinando quello che karmicamente comporta.
Sempre da Wiki suggerisco di riflettere su queste righe “Il SEGUIRE una moda (costosa) o l'OSTENTAZIONE di oggetti e stili di vita lussuosi sono comportamenti che - tutto sommato - sono inclusi e in larga parte accettati dal vivere in società, sia quando è possibile e consentita una certa mobilità tra diversi strati sociali, sia quando la divisione tra i gruppi sociali è più rigida.
In singoli individui o in gruppi omologati, la ricerca della propria affermazione sociale attraverso la messa in evidenza di oggetti e consumi di lusso può raggiungere livelli parossistici e compulsivi tali da innestare un circolo vizioso che tende solamente a giustificare se stessa.

Si possono ravvisare - in questi casi - degli aspetti psicopatologici che sottintendono una rinuncia all'affermazione del proprio IO attraverso la crescita delle qualità esistenziali, morali e conoscitive a vantaggio della propria imposizione forzata agli altri attraverso la proiezione di una immagine della propria ricchezza o della capacità reddituale.
Il fenomeno, poi, delle mode e il seguire pedissequamente quanto imposto da altri o dal gruppo, sottintende, specialmente in individui con personalità più debole, la rinuncia a ricercare un proprio modo personale e originale di comportamento e di proiezione del proprio essere”

Prendendo in esame le parole in maiuscolo del precedente scritto possiamo leggere l’OSTENTAZIONE come affermazione di quello che si vorrebbe essere, il SEGUIRE (ad ogni costo), uno status a cui non si appartiene, OMOLOGAZIONE come desiderio di confondersi ed appartenere ad una classe sociale che si ritiene migliore della propria, in parole povere una dichiarazione di sconfitta di ciò che si è a scapito di ciò che si vorrebbe essere, l’eterna lotta tra possedere ed essere.
Ecco come siamo intrappolati nella Matrix Sociale, ed ecco come questa produca fenomeni comportamentali come il consumismo, fenomeno definito economico e sociale piaga del nostro secolo che favorisce le multinazionali, costringendo l’uomo medio ad acquistare senza una reale necessità qualsiasi bene di consumo massificando ed esasperando l’acquisto attraverso tecniche pubblicitarie al limite della manipolazione mentale, al fine di far apparire reali, bisogni apparenti al solo scopo di incrementare la produzione. Come una droga, ogni acquisto viene tradotto in soddisfazione personale, dove è l’acquisto stesso ad essere la fase più importante anziché il prodotto acquistato, ricordate quando da bambini si desiderava un giocattolo con tutte le proprie forze ed una volta acquistato veniva poi, successivamente abbandonato?
Matrix Sociale che fagocita tutto ciò che incontra e che rende sottoforma di spazzatura in un entropico pranzo gargantuesco, tramoggia capitalistica che ingoia denaro e sputa veleni e scorie che rende il nostro pianeta simile ad una discarica, schiavi di essa, gli uomini cercano la loro meschina soddisfazione e come fuochisti di una enorme locomotiva alimentano la caldaia della nostra autodistruzione.

Essere Karmanauti significa anche saper dare il giusto valore a ciò che è superfluo e a ciò che è necessario, per non creare vincoli karmici e creare effetti indesiderati, per non essere come criceti che girano in tondo per tutta la vita per capire infine che la si è sprecata seguendo un miraggio.
Illusi da generazioni di “dittatori” che ci hanno inculcato il falso mito dell’opulenza a tutti i costi è ora di svegliarsi ad una vita migliore fatta di discernimento e di consapevolezza.

Wake up people!