domenica 11 ottobre 2015

Sesta Lezione di Karmanautica - Strumenti di autocontrollo e autoverifica in Karmanautica

Come nell’Hard Disk principale dei nostri pc esistono degli appositi programmi per “verificare la presenza di errori nell’unità”, così anche le persone necessitano di un piccolo spazio temporale per poter fare un energico “scandisk”, un sano e profondo “esame di coscienza” per verificare quanto il loro “tessuto karmico” (o se vogliamo continuare ad usare vocaboli tecnologici, il mainframe principale) sia stato perturbato dai loro atteggiamenti, comportamenti, che danno luogo a “Massa Karmica” e “Gravità Karmica”.
Tutte le “Iterazioni Karmiche” create durante un periodo temporale creano nel tessuto karmico dei “Nodi” paragonabili ai cluster ed ai file system dei software, ogni giorno che passa senza fare un riordino la confusione tra le iterazioni karmiche aumenta creando grovigli che divengono sempre più difficili da sciogliere, con il risultato che, alla fine, il groviglio necessita di un taglio netto.
Questo taglio produce ulteriori e disordinati “riverberi karmici” che, simili a frange di un tappeto, continuano a produrre effetti negativi.
 L’unico modo per gestire questa situazione è a monte, ovvero trovare frequenti e costanti attimi, durante la giornata, di vera riflessione su di se. Usando tutti gli strumenti a nostra disposizione forniti dalla Karmanautica, dovremo far si che ogni azione venga ponderata per poterne prevedere le conseguenze. Il momento più adatto per agire su di se è la “mezzanotte rituale”, quindi la notte, apparentemente indistinta e simbolo di caos, che all’occhio profano e superficiale altro non sarebbe che l’opposto del Mezzogiorno e che in realtà è il seme da cui avrà origine il giorno, il buio da cui nascerà la Luce. Ed è proprio agendo sul seme dell’azione che germoglieranno “piante vigorose e virgulti diritti”, ovvero azioni consapevoli dati dalla individuale ed interiore disamina predittiva.
Citando Renè Guénon, egli sosteneva nei suoi scritti come il culmine del Sole spirituale abbia luogo a mezzanotte per analogia inversa con quello del Sole fisico, e l’iniziazione ai misteri antichi viene assimilata al Sole di Mezzanotte, si legge nel capitolo intitolato “Il Doppio e la coscienza solare” (Introduzione alla Magia a cura del Gruppo di Ur, Vol I) – “Nella notte, il Sole tramonta per l’uomo esteriore, si accende invece nell’uomo interiore – il primo passa sotto gli influssi della luna” La Scuola del Kremmerz (1)insiste sulla necessità di isolare da svegli il corpo lunare dal corpo fisico, tanto da poter vivere e muoversi nel primo, e senza il secondo. Eraclito scriveva “L’uomo ottiene la luce per se nella notte morendo, e mentre vive raggiunge il morto [ossia “colui che ottiene la luce per se nella notte] dormendo, spenti gli occhi. Destandosi, comprende il dormente”. Questa frase apparentemente sibillina evidenzia proprio il destarsi del dormiente nel sonno, e ponendo una distinzione con il dormire durante il momento di veglia.
Vediamo qui uno schema della polarità tra giorno e notte, tra falsa luce e realtà.
Giorno – Luna
Luce nella realtà esteriore.
Luce visibile. Natura (Velo di Maya)
L’esterno domina l’interno. Direzione centripeta. Percezione Sensoriale
Notte – Sole
Luce nella realtà interiore
Ombra nella realtà esteriore.
Luce invisibile: Io
L’interno domina l’esterno. Direzione centrifuga. Irradiazione

Anche in questo caso salta agli occhi come il momento di veglia venga “esotericamente” paragonato al momento di sonno, sottolineando ancora una volta come la veglia sia sotto il dominio del Velo di Maya.
Un piccolo accenno alla cinematografia: avete notato come nel film Matrix la vita di Neo fosse correlata al sonno di Thomas A. Anderson?
Questi strumenti di controllo, simili ad un “esame di coscienza” venivano utilizzati anche nella civiltà greco – romana, attraverso i Pitagorici, gli Stoici e gli Epicurei, ma anche nell’Ebraismo e nel Cristianesimo avevano un importanza fondamentale. “Era ritenuto il mezzo per rendersi conto quotidianamente della misura in cui si erano adempiuti o meno i propri doveri. Era dunque un mezzo per valutare il proprio progresso sulla «via della perfezione», ovvero sulla via del conseguimento della padronanza di sé, del dominio ottenuto sulle proprie passioni” (Fonte wiki alla voce Esame di coscienza).
Ma per ottenere risultati certi e progressivi é necessario utilizzare un metro di giudizio che SIMILE alle Acque Corrosive, FULMINA, STACCA, TAGLIA e discioglie lo spirito. Un metro di giudizio che, scevro da personalismi egoici e scusanti puerili “Apre i pori” del proprio Io, simile al “Solvente Universale” utilizzato nell’Alchimia, LAVA E SOLVE.
Sempre nel Volume primo di “Introduzione alla Magia” a cura del Gruppo di Ur, in uno scritto di Iagla (pseudonimo utilizzato da Julius Evola [2]) leggiamo “invece di disciogliere il corpo a mezzo del risveglio preliminare dell’anima, costringere l’anima al risveglio a mezzo di agenti speciali, che provocano subitanee reazioni nella compagine più profonda delle forze del corpo”.
Nonostante i metodi siano differenti, gli scopi sono i medesimi come medesimi sono gli effetti.


“Le pareti calcaree fanno sì che non ci sia nè continuità nè trasparenza; le acque corrosive servono all’alchimista per decoaugularne le pareti. Il solvente che è in grado di solvere qualsiasi cosa all’interno del vaso; con le acque corrosive si ammorbidiscono le strutture dell’Athanor”.
Considerazione personale:” Attraverso questi metodi, pur non utilizzando le Acque Veleno, diviene possibile sgrossare tali concrescenze calcaree, anzi addirittura ne previene la formazione rendendo duttile e adattabile le strutture dell’Athanor”. Dove l’Acqua veleno è l’operazione della disamina predittiva sopracitata, e l’Athanor è il nostro interiore. Fine della sesta lezione.

(1)    Giuliano Kremmerz, semplificazione dello ieronimo J.M. KREMMERZ, pseudonimo di Ciro Formisano, fu uno studioso di ermetismo che a cavallo fra XIX e XX secolo ne divulgò le teorie al vasto pubblico degli studiosi di esoterismo e, per incentivarne la pratica sperimentazione, fondò la Schola Philosophica Hermetica Classica Italica - Fratellanza Terapeutico-Magica di MIRIAM (o MYRIAM), costituita su modello delle antiche fratellanze isiache egiziane e degli antichi culti misterici

(2)    Giulio Cesare Andrea Evola, meglio conosciuto come Julius Evola (Roma, 19 maggio 1898  Roma, 11 giugno 1974), è stato un filosofo, pittore, poeta, scrittore ed esoterista italiano. Fu personalità poliedrica nel panorama culturale italiano del Novecento, in ragione dei suoi molteplici interessi: arte, filosofia, storia, politica, esoterismo, religione, costume, studi sulla razza.

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