giovedì 24 novembre 2016

Respiriamo consapevolmente

Il neonato inizia la respirazione polmonare non appena viene tagliato il cordone ombelicale, da quel momento l’atto del respirare diviene prioritario sino al momento in cui si esala l’ultimo respiro. La respirazione è quindi fondamentale per la nostra sopravvivenza, ma ci sono differenti modi per esercitare questa funzione importantissima. A questo punto però sorge una domanda: “ cosa respiriamo”?
Scientificamente possiamo rispondere a questo quesito con questi (sterili) dati; il 21% Ossigeno, il 78% di Azoto, lo 0% di anidride carbonica ed inoltre argo, monossido di carbonio, metano, ossido di diazoto, neon, cripto e xeno.

Come contraltare alla scienza esistono varie interpretazioni mistiche che vedono il respiro come apportatore di una sostanza “arcana” chiamata dagli Induisti  Prana, che in sanscrito significa letteralmente vita e spirito o anche respiro, e servirebbe all’equilibrio psicofisico ed emotivo dell’uomo, Pneuma o Archè nella filosofia presocratica che acquisisce il significato connesso alla vita ed anche anima e principio originario, e nella filosofia stoica prende il significato di spirito che vivifica. Ma anche nella mistica ebraica troviamo il medesimo principio che prende il nome di Ruach, ed è assimilato direttamente allo Spirito Santo.
E’ però nell’Induismo che troviamo un vero e proprio insegnamento su come si deve respirare e prende il nome di Prānāyāma.

Questo sistema basato sul respiro è il quarto stadio dello Yoga e servirebbe a controllare la mente attraverso l’atto della respirazione, assieme al Pratyahara (ritiro della mente dagli oggetti dei sensi) è considerata una vera e propria ricerca interiore.
Pranayama è una parola formata da Prana (l’abbiamo visto sopra) e Ayama (lunghezza, controllo, espansione).
Anche nelle successive elaborazioni cinesi, ad esempio il Baduanjin e dopo ancora giapponesi (vedi Hachi kinran)  potremo vedere esercizi basati su gestualità accompagnate alla giusta respirazione, proprio per una ottimizzazione della gestione dell’Energia Vitale. Questi argomenti saranno comunque trattati successivamente per non introdurre troppi dati e non rendere questo articolo ridondante.
E’ necessario a questo punto fare un piccolo esercizio di consapevolezza: Fermatevi un momento ed osservatevi mentre respirate; fate respiri profondi e accentuati o respirate fievolmente e in modo incompleto? Ebbene, sappiate che una grande percentuale di persone non respira in maniera corretta! Addirittura il premio nobel per la medicina Otto Heinrich Warburg nel 1933  ha ipotizzato che la vera causa del cancro si può imputare alla carenza di ossigeno, ovviamente la sua teoria (chiamata Effetto Warburg) venne ritenuta superata allorquando Alfred George Knudson sviluppò la sua Teoria (Teoria di Knudson) che attribuì la colpa ad un accumulo di mutazioni del DNA cellulare.
Ma cosa significa che in genere respiriamo male? Ebbene, l'errore più comune che facciamo quasi tutti è la respirazione toracica.
Se provate a respirare, vi accorgerete che gonfiate o la pancia o il torace

Se avete notato che si gonfia l’addome la vostra respirazione è corretta almeno da questo punto di vista. Se invece è stato il torace a gonfiarsi respirate male. E’ necessario sapere che durante la respirazione i polmoni sono passivi sono  i muscoli incaricati per la respirazione che svolgono il lavoro di riempire e vuotare i vostri polmoni e questi sono i muscoli intercostali, toracici, addominali e il più importante fra tutti sono quelli diaframmatici! Sarà quindi necessario imparare a cambiare consapevolmente la meccanica respiratoria, ad esempio attraverso esercizi di Kokyû Hô (Esercizi di respirazione per l’aumento del Ki) dove la respirazione è unita ad una specifica gestualità.
I vantaggi e i miglioramenti sono straordinari; attraverso l'assorbimento di una maggiore quantità di ossigeno, si favorisce una migliore ossigenazione del intero organismo e non solo, infatti l'uso corretto del diaframma nella respirazione permette una migliore digestione, una maggiore circolazione del sangue e vascolarizzazione (fino alla microcircolazione, quindi a livello del derma, ed è anche responsabile dell'attivazione ed il sostenimento del sistema linfatico.
Pensate alla vita frenetica di un bambino di pochi anni,  ha la possibilità di giocare, urlare e muoversi per tempi prolungatissimi grazie proprio alla respirazione ventrale, e pensate che è proprio con l’adolescenza, quando il centro della respirazione si sposta al torace (l’espansione del torace è atteggiamento inconscio di virilità), proprio li inizia respirazione toracica e tutti i problemi ad essa connessi, e questo comporta un’ossigenazione minima di tutte le cellule. La scarsa aria inspirata raggiunge raramente la base dei polmoni – che è la parte più ampia – dove avviene lo scambio gassoso, se l’apporto di ossigeno è molto scarso, anche l’energia e la vitalità saranno compromesse e tutto questo a scapito della produttività.

Ma anche la psiche influisce e ed è connessa alla respirazione! Pensate ai diversi modi di respirare rapportate alle emozioni di rabbia, paura, dolore, gioia… ad esempio, se osserviamo una persona depressa, possiamo notare che in essa i movimenti respiratori sono appena evidenti. Il torace non sembra nemmeno sollevarsi; e sembra che possa vivere con “un filo d’aria”. Anche in persone gravemente stressate si può notare la medesima errata respirazione, infatti per non soffrire, cercano di interrompere il flusso degli input emotivi dolorosi attraverso una limitazione nell’inspirazione, come se riducendo il flusso dell’aria immessa si riducesse anche il rischio di immettere dolore o disagio. Purtroppo questo modello respiratorio diventa abituale in queste persone creando così un circolo vizioso.
Concludo questo articolo con un piccolo esercizio per eliminare gli stati d’ansia chiamato “Quadruplice respiro”.
Seduti su una sedia con le mani appoggiate sulle ginocchia (Posizione del Faraone), tenendo gli occhi chiusi, dovete rilassare la muscolatura e ridurre l’attenzione verso gli stimoli esterni concentrandovi sulla respirazione. Questa ha quattro fasi:
1. Svuotate completamente i polmoni e trattenete il respiro contando sino a quattro.
2. Inspirate contando sino a quattro in modo da sentirvi pieni di aria.
3. Trattenete l’aria nei polmoni contando sino a quattro.
4. Esalate contando sino a quattro finché i polmoni non saranno nuovamente vuoti. Questo esercizio vi aiuterà a rilassarvi e a raggiungere la quiete mentale, questa respirazione verrà utilizzata anche per altri esercizi quindi ricordatevela bene! E’ semplice ed immediata da ricordare!






Iniziazione all’Alta Magia – J. Sabellicus Ed. Mediterranee
Pranayama, la dinamica del respiro – A. Van Lysebeth Ed. Astrolabio

Dispense private sulle Kokyû Hô della Kuro Kumo Ryu Ninjutsu

venerdì 18 novembre 2016

Sotto controllo totale - Miserabili e misurabili

“I nostri desideri, opinioni, sentimenti lasciano traccia nei social media a cui partecipiamo, nelle domande che facciamo ai motori di ricerca, nei tweet che inviamo e riceviamo, così come i nostri stili di vita lasciano traccia nei record dei nostri acquisti. I nostri movimenti lasciano traccia nelle traiettorie disegnate dai nostri smart-phone e dai sistemi di navigazione delle nostre auto. Anche le nostre relazioni sociali lasciano traccia nella rete dei nostri contatti telefonici e delle e-mail e nei link di amicizia del nostro social network preferito. Possiamo cominciare a esplorare la rete di relazioni che costituisce la nostra società, il tessuto sociale e la sua robustezza o debolezza. I Big data sono il nuovo microscopio che rende “misurabile” la società”.
“I Big data sono il nuovo microscopio che rende “misurabile” la società. Come la scoperta di ogni nuovo microscopio o telescopio nel passato, i Big data stanno spingendo verso una nuova scienza dei dati: il social mining, in grado di misurare e, in prospettiva, prevedere crisi economiche, epidemie e pandemie, diffusione di opinioni, distribuzione delle risorse economiche o energetiche, bisogni di mobilità”.
(http://www.sobigdata.it/sites/default/files/BigData%26SocialMining_Giannotti.pdf)
Luigi è incazzato col sistema, con quel sistema che gli ha rubato il futuro, e come tanti da colpa a responsabili immaginari (o meno) che prendono forme diverse, ma tutte esotiche e poco plausibili, senza pensare che è realmente e spaventosamente all’interno di una sorta di “Velo di Maya parallelo”, dove vive una realtà monitorata all’inverosimile, una vita da preda inconsapevole che non sa nulla della propria condizione di schiavo.

D’altronde esistono delle esche nel mainframe gettate apposta per poter aumentare reazioni, emozioni, click, like, o twitt... Il vero problema è che Luigi se la sta prendendo con un sistema di algoritmi che lo ha già fagocitato da un pezzo. Già, gli algoritmi che fungono da “operatori di masse gigantesche di dati” i cosiddetti “Big Data” organizzano informazioni in ordine gerarchico di importanza, selezionano per noi i nostri beni, in un servizio di “Misurazione collettiva sociotecnologica” attraverso l’utilizzo dei “captatori digitali”, sorta di occhi nel mainframe che captano tutti i nostri movimenti.

Conoscenze, (idee, magari da rubare se prive di copyright), fotografie, video, mail, acquisti, clic, conversazioni, tutto messo in memoria, e se prima ad essere interessati alla nostra vita privata (sic) erano solo imprese o servizi annessi a statistiche, ora questi “strumenti di gestione” o sistemi di rating sono entrati nelle nostre vite e nelle nostre vicissitudini più personali collegando tutti i dati raccolti ad una serie infinita di meccanismi contabili (Bruno, Isabelle – Didier, Emmanuel, Benchmarking. L’Etat sous pression statistique, Zones, Paris 2013) con il risultato di passare da “Informatori statistici” a “Orientatori di comportamenti”.


Ebbene si! I Social sono una grande banca dati che conosce perfettamente dove abitate, cosa fate per vivere, fanno stime di quanto guadagnate, quanti figli avete, dove vanno a scuola, addirittura se in casa avete oggetti di valore (visti i selfie egocentrici che vi scattate nel salotto buono). Se questi dati cadessero nelle mani di qualcuno che vi vuole danneggiare potrebbe mettere delle sostanze stupefacenti sotto il cuscino del vostro divano (conoscono i vostri orari di lavoro) o sabotare i freni della vostra macchina, (sanno quale auto avete visto il vostro smodato desiderio di mostrare il vostro status sociale).
Più che conoscere la realtà, tali indicatori mirano a “guidare i comportamenti” degli individui affinchè la trasformino, (Cardon, Dominique – Che cosa sognano gli algoritmi, Le nostre vite al tempo dei Big data, Collana Scienza e filosofia, Mondadori Università Ed.)

Quindi bastano liste, buttons, contatori, trafiletti di attualità, pubblicità personalizzate tragitti GPS, ricerche su google (che rivela dallo stato di salute ai vostri gusti), ma anche scontrini, consumo elettronico, tempo di lettura di un e-book, numero di passi registrati sul vostro “Fitbit” il quale registra anche i battiti cardiaci,  (“Mentre vai a lavoro, mentre sei in palestra o percorri l'ultimo metro verso casa” cita la pubblicità di una di queste spie elettroniche il quale ha molteplici funzioni  di MONITORAGGIO controllandola vostra attività, gli esercizi, alimenti, peso, sonno e altro, per avere le informazioni in tempo reale giorno e notte!!! e che comunica tramite wireless al vostro cellulare o al vostro pc, quindi entra all’interno dei Big data spiandovi da vicino, altrochè microchip...), ma anche tutto ciò che passa per la rete, dal vostro conto in banca (se l’avete on-line ovviamente) ai vostri certificati medici. TUTTO infilato all’interno degli algoritmi, che come una ragnatela vi acchiappano come mosche svolazzanti che si credono libere, invece non lo siete, perchè queste macchine matematiche che gestiscono circa 2500 miliardi di gigabyte di dati sensibili al giorno vi controllano, organizzando e strutturando le informazioni che gli regalate e “automatizzano processi che eravate abituati a controllare da soli” (Cardon, Dominique – Che cosa sognano gli algoritmi, Le nostre vite al tempo dei Big data, Collana Scienza e filosofia, Mondadori Università Ed.).



I Nowcasting, modelli statistici avanzati, monitorano le condizioni macroeconomiche nelle principali economie mondiali, mostrando importanti informazioni economiche, e quanto che ci affermano giorno per giorno. Forniscono previsioni a breve termine non solo del PIL, ma di tutti gli indicatori macro-economici chiave mondiali, oltre che fornire dati meteorologici a breve e lunga scadenza, come i Query logs possono predire l’incidenza delle malattie influenzali. Bene, come avete potuto notare state facendo muovere la ragnatela, ed il Ragno vi osserva dal centro. Posso solo consigliarvi di muovervi il meno possibile, con grande consapevolezza e strategia e sapendo che “tutto quello che scrivete potrà essere usato contro di voi”. un saluto e... wake flies and fly away.

Concetti di Karmanautica

Si  dice che la condizione ideale nella quale la Virtù (Tê), di ogni parte del tutto possa dispiegarsi completamente è che nella Via tutto si sviluppi spontaneamente, senza costrizioni ne frizioni tra le parti del meccanismo karmico. Colui il quale ha oltrepassato il “sonno durante la veglia” deve proprio seguire il flusso, cavalcare le onde karmiche, consapevole che se naviga con l’onda a fianco si capovolgerà sicuramente, se invece la saprà oltrepassare la sua barca sarà inaffondabile e non arrecherà nel tessuto karmico nessuna perturbazione di causa/effetto, nessun fenomeno naturale anormale e nessun disordine negli affari del mondo.
Colui che ha subito il risveglio deve controllarsi severamente in tutte le sue azioni considerandole come una microragnatelatela integrata in una macroragnatela, ogni movimento ed azione sconsiderata contravverrà alla natura delle cose e porterà conseguenze negative, al pari di chi applica il vuoto mentale chi pratica l’inattività non starà fermo aspettando che la montagna crolli, ma si muoverà in sintonia con essa,  sapendo che quando questo avverrà nemmeno un granello di polvere gli cadrà addosso, ricordando che “Quando la mente è turbata, si produce il molteplice, ma il molteplice scompare quando la mente si acquieta”.

Lao-tzu ha dato una versione del flusso del velo karmico che ha espresso nel Tao Tê Ching, Fo Hi scrisse il Libro dei Mutamenti, un testo (pseudo) divinatorio che mostra il flusso karmico ad “Effetto Farfalla”, infatti nei commentari confuciani delle “Dieci Ali” ha grande importanza l’aspetto dinamico dei feno(u)meni. 

La trasformazione incessante di tutte le cose e di tutte le situazioni è il messaggio essenziale del “I Ching”. Nel Buddhismo molti sono i riferimenti al Velo di Maya ed all’impermanenza vista (ma soprattutto vissuta) come non-attaccamento a questo mondo fittizio e virtuale, non per nulla la parola karma ha come radice Kri, che significa “fare radice”. (vedi il concetto soprastante),  la Qabalah ebraica mostra (al pari della Meccanica e fisica quantistica, vedi Bohm, Heisemberg, Barrow, Maxwell, Feynman, solo per citarne alcuni) che la creazione avviene attraverso uno “schema a cascata” dimostrato graficamente (e filosoficamente) nell’Albero Sephirotico. Come si può evincere che non siamo scopritori, semmai siamo fruitori di una conosc(i)enza già esistente, solo applicando queste “nozioni di viaggio” riusciremo a passare l’esame della “pesatura del cuore” e sconfiggere il Samsara, che è la ri-caduta nel Velo Karmico.

mercoledì 16 novembre 2016

Staccarsi dal karma del passato

Rancori, rimpianti, sentimenti di rammarico,  come tralci di una pianta rampicante ed invasiva, di carattere estremamente nocivo, che come parassiti simbiotici, per subdola alleanza accettata da  pigrizia mentale, si nutrono di una buona percentuale dei pensieri che scorrono nella vostra mente, sono aspetti sottovalutati riconducibili all’ego. Possono sfociare in ruminamento continuando compulsivamente all’ingiustizia di cui siete stati vittime,  in rimuginio pensando ossessivamente alla rivincita.
Queste aberrazioni comportamentali agiscono come un filtro ostruito limitando il flusso dei pensieri positivi, circoscrivendo e pilotando le vostre idee e le azioni.
E’ come se vedeste il quotidiano attraverso uno schermo deformante, che mostra ciò che lo specchio stesso sceglie di mostrarvi, evitando di rivelare quanto il vostro orizzonte sia vasto e pieno di occasioni favorevoli e fertile in eventi karmici positivi.
Lampante caso di prigionia e sottomissione autoimposta dalla propria debolezza di carattere che non riesce a gestire il binomio Situazione-Sentimento (dove situazione viene intesa come Evento Karmico e sentimento come prodotto “concrettivo” che rimane ancorato alla situazione medesima) e che rimane continuamente braccato e preda dal continuo e vorticoso fabbricarsi di eventi karmici e sentimenti di rivalsa.

Come un basculante contrappeso che vede azione (evento karmico) e reazione (ritorsione egoica e tutte le caratteristiche negative sopracitate) in incessante inseguimento, dove l’unico fattore sottoposto ad usura rimane la vostra psiche, vi rende come una pentola a pressione che, in un ribollio continuo escogita, medita ed architetta vendette per onte, disonori e smacchi, il più delle volte mai avvenuti o che comunque non avete mai avuto l’ardire di reagire.
Più e forte il vostro ego e debole la capacità di reazione immediata, e più siete prede di questo meccanismo che si autoalimenta e può portarvi a malattie psicosomatiche quali ansie e depressioni, d’altronde, seppur non piacendo agli psicoterapeuti o psicologi in genere, il pensiero è energia, e come energia deve essere economizzata per poter funzionare al meglio.

Specialmente in questa era moderna ricca di stimoli che possono trasformarsi in fonti di attacchi d'ira ed eccessi comportamentali è necessario mantenere un equilibrio di base che possa permettervi una profonda “espirazione emozionale” ovvero un osmotico interscambio tra eventi karmici e reazione interiore.
 E’ appurato invece che molte persone, invece, passano molto tempo impregnate in tali immaginazioni, spendendovi molte energie mentali e soprattutto faticando a uscire da questo circolo vizioso.
Ci sono metodi nella Karmanautica che promuovono l’affrancamento da paranoie e pensieri fissi, sistemi che portano ad un equilibrio omeostatico di base attraverso la cognizione delle cause e l’adattabilità nei confronti delle stesse direttamente provenienti dai concetti delle strategie del Ninjutsu, quali il Banpen Fugyo (Lo spirito che non si stupisce nemmeno di fronte a diecimila cambiamenti) ed il Kajo waraku kajo chikusei (Il cuore come un fiore e lo spirito come il bambù).

Nel concetto del Banpen Fugyo, possiamo riconoscere l’imperturbabilità paragonabile al Wu Wei taoista, quell’azione-non azione che toglie  la possibilità agli eventi karmici negativi di fare presa nella nostra mente, mentre la frase Kajo waraku kajo chikusei evidenzia come il concetto del nagashi (fluente) lascia intendere come la mente del karmanauta si muova attraverso l’esperienza di Strategie Marziali, ovvero faccia scorrere gli attacchi degli avversari non lasciando entrare nessun tipo di attacco.
E’ proprio attraverso questi concetti si esprime l’ utilità di tagliare i ponti con il passato, tagliare con le persone (Agenti perturbatori karmici) che ci portano le loro negatività e le azioni ad essi collegate, un grande respiro di positività, un regalo che vi farete e di cui non vi pentirete mai. Iniziate a cancellare le amicizie sui social, evitate di leggere le notizie che vi colpiscono sfavorevolmente, e sicuramente ne trarrete un indiscusso vantaggio.
Il mio prossimo articolo “Misurati e algoritmi”

giovedì 10 novembre 2016

Come è fuori così è dentro



Parafrasando i primi versi della Tabula Smaragdina (Tavola di Smeraldo) di Ermete Trismegisto, (tre volte grande, l’equivalente del Dio Thot egizio), ove si può leggere “Ciò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è in alto è come ciò che è in basso” * vorrei affermare provocatoriamente che “Come è fuori così è dentro e come è dentro così è fuori. Con questa frase apparentemente sibillina voglio evidenziare come il mondo esterno, con i suoi eventi karmici, influenzi la nostra interiorità e come veicoli il pensiero verso una sorta di eggregore interiore non sempre positivo.


Ormai è chiaro che l’umanità è immersa in un “sottoprodotto” di Maya formato dai vari media (di ogni schieramento politico) e forme varie di comunicazione (vedere i miei articoli precedenti), una sorta di ragnatela di informazioni contrastanti e contraddittorie che tendono ad infondere a chi legge, (ascolta o guarda) sentimenti confusi in cui prevalgono le emozioni forti, che sforano con picchi pericolosi i limiti dell’ equilibrio interiore. E’ chiaro che il mondo è preda delle azioni ostili di origine Ahrimaniche, in cui prevalgono interessi enormi a guadagno dei governi più potenti, e che questi ultimi muovano nello scacchiere mondiale con estrema disinvoltura senza pensare alle conseguenze del loro agire sconsiderato,  flussi di operazioni politico economiche che innescano guerre, migrazioni, sfruttamenti dei territori al limite dell’esaurimento. 


Come scrivevo in un recente articolo pubblicato sul sito Hack the Matrix (http://www.hackthematrix.it/?p=11974?p=11974) l’uomo è immerso in uno tsunami di lordure animico astrali che rimangono fissate addosso in una continua connessione, come un vestito sporco, il tutto senza che ve ne sia coscienza. La mancanza di speranza in un futuro potrebbe essere un sintomo di problemi reali, di conflitti tra mente e corpo, e sarebbe lecito pensare che tutto questo potrebbe portare a quella malattia che viene definita C.F.S o Sindrome da Stanchezza Cronica (contemplata anche nel campo delle “Medicine” Esoteriche) .
Se ne trova traccia anche in un articolo di Focus (http://www.focus.it/scienza/salute/la-misteriosa-sindrome-della-stanchezza-cronica) dove si può leggere che l’origine è sconosciuta e che non esiste ancora una cura.**


Questa “malattia” del corpo e dell’anima porta ad una irritazione repressa che a tratti diviene indifferenza nei confronti della vita quotidiana e viene resa completa (nella sua piena virulenza) con l’immersione completa del nostro corpo in una aberrazione elettromagnetica (Pensate che il cuore umano a 60 battiti al minuto arriva ad 1Hertz, la terra secondo la risonanza di Shumann arriva ad una frequenza tra i 3 ed i 30 Hertz – che prende il nome di ELF, dall’acronimo Extremely Low Frequency, mentre la corrente domestica sviluppa 50/60 Hertz) Quindi siamo accerchiati da frigoriferi, lavatrici, cellulari, forni a microonde, con conseguenze veramente pesanti a carico di tutti i nostri sistemi vitali.


Le conseguenze psicosomatiche possono manifestarsi con scompensi cardiovascolari, insonnia o ipersonnia idiopatica (sonno eccessivo, prolungamento delle ore di sonno, e riposini diurni), nervosismo, disfunzioni cognitive come episodi dissociativi, ma anche depressioni, emicranie ed ipertensioni, con il pericolo della cronicizzazione delle patologie.
Nel 2015 lo IOM (Institute Of Medicine) ha dato una versione più “Accademica” togliendo l’aspetto psicologico ed emotivo (Versione dello psicologo Pierre Daco, psicologo e psicanalista belga che diede alla malattia una connotazione sociale, ove la causa sarebbe da attribuire alla tendenza della civiltà moderna a dare sempre il massimo in qualsiasi stato fisico ci si possa trovare)  propendendo per una causa virale (addirittura...) Citando non senza ironia il nostro “wikideposito nozionistico” secondo il quale, scrivendo della C.F.S. afferma che “Recenti pubblicazioni in tutto il mondo confermano e attestano robuste evidenze scientifiche che qualificano la malattia come biologica e non psicologica. Questo dovrebbe mettere finalmente fine all'annosa diatriba, causa di frustrazione aggiuntiva per i pazienti, legata al fatto che la CFS può essere facilmente confusa con sindromi d'ansia o depressione, aggiungendo però alla fine che l’eziologia (L’Eziologia è quella parte della scienza che si occupa di ricercare le cause che provocano certi fenomeni) è tutt’altro che certa “La vera eziologia è tuttora sconosciuta. Le cause di questa sindrome, diffusa senza un concreto discriminante in tutto il mondo, sono tuttora oggetto di studio”, dimostrazione che, ancora una volta, gli accademici dalla mente chiusa al solo “soma” (corpo) tendano ad escludere ipotesi “olistiche” a priori...

Appurata la varietà degli “Attacchi” a cui l’uomo viene vessato possiamo cercare di delinearli per tentare di agire contro di essi. Abbiamo visto l’aspetto “tecnologico” con l’utilizzo ormai consueto di elettrodomestici, wireless, etc... ed abbiamo sfiorato l’aspetto più subdolo composto dal bombardamento di negatività dovuto alle info(dis)informazioni dei media, manca l’aspetto delle influenze negative di quella tipologia di persone (di cui ho parlato in più di un articolo che si può trovare nel mio blog “Officina di Karmanautica http://karmanautica.blogspot.it/ o Hack the Matrix http://www.hackthematrix.it/) e che ho definito “Untori karmici” e che con la loro cupezza di carattere il loro pessimismo ed il loro egocentrismo negativo, vedono solo il lato più fosco della vita. 


Questi individui portano un fardello che giudicano troppo pesante e cercano, in tutti i modi, di trovare altre persone che li aiutino a portarlo, parlano quindi delle loro malattie, dei loro problemi di famiglia, dei loro problemi sul lavoro, influenzando negativamente tutti coloro i quali gli prestano attenzione (per non parlare del tempo e delle energie). Esistono metodi per saper riconoscere queste tipologie di Agenti Karmici Negativi (già contemplati e trattati nella Karmanautica) e per saperli allontanare senza attirarsi il loro rancore. Ma di questo ne parleremo nei prossimi articoli. Vi lascio con il mio solito consiglio... Wake up people!!!

*« Verum, sine mendacio certum et verissimum, quod est inferius, est sicut quod est superius, et quod est superius, est sicut quod est inferius: ad perpetranda miracula rei unius
(Il vero senza menzogna, è certo e verissimo.Ciò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è in alto è come ciò che è in basso per fare i miracoli della cosa una).
**In effetti una cura c’è, e si può trovare applicando le istruzioni della Karmanautica, regole molto semplici che prima accompagnano alla consapevolezza, poi, mano a mano che si acquista coscienza dei fenoumeni karmici del circostante, applicandone i concetti insegna a rendere se stessi refrattari al contiguo, in uno stato di attività non attiva (paragonabile al wu wei taoista)